Non profit

Solo con i buoni si va tutti in vacanza

Al via i voucher per famiglie non abbienti

di Benedetta Verrini

Si parte – è il caso di dirlo – il 20 gennaio 2010: da questa data alcune famiglie italiane potranno fare richiesta dei “buoni vacanze” gestiti dal ministero del Turismo e promossi da diverse associazioni, e programmare una trasferta a prezzo agevolato in diverse località d’Italia. Ecco come, dove e fino a quando è possibile utilizzarli.
I “buoni vacanze” sono emessi dall’associazione non profit Buoni Vacanze Italia (costituita tra Fitus – Federazione italiana di Turismo sociale, Assoturismo – Confesercenti, Confturismo – Confcommercio, Federturismo -Confindustria) a fronte di un contributo statale che ammonta a 5 milioni di euro. Collaborano al progetto anche Intesa Sanpaolo e Accor.
L’agevolazione statale avviene attraverso l’applicazione di uno sconto percentuale (dal 20 al 45, secondo le fasce di reddito) sull’importo dei buoni richiesti, fino a un massimo legato al numero dei componenti la famiglia. La tabella delle percentuali di contributi statali alle famiglie è disponibile sul sito www.buonivacanze.it e procede tenendo conto dei redditi lordi di un nucleo familiare composto da 1 membro (da 0 fino a 20mila euro), da 2 membri (da 0 fino a 25mila euro), da 3 membri (da 0 a 30mila euro), da 4 e più membri (da 0 a 35mila euro). Ad esempio una famiglia di 4 persone con reddito inferiore ai 25mila euro, può richiedere un libretto di buoni (del valore singolo di 20 o 5 euro) per un valore totale fino a 1.230 euro, pagandoli 676,50 euro (55%).
Hanno diritto ai buoni vacanza i cittadini italiani residenti. Il buono è spendibile fino al 30 giugno 2010 al di fuori del proprio comune di residenza. Le strutture ricettive coinvolte nella convenzione sono circa 800, di cui 600 sono alberghi e le rimanenti (più diffusamente) campeggi, bed&breakfast e ostelli presenti su tutto il territorio italiano.
La richiesta dei “buoni vacanze” si compie in due fasi: la prima è quella della “prenotazione”, con un modulo online in cui il rappresentante del nucleo familiare autocertifica, sotto la propria responsabilità anche penale, di essere cittadino italiano, residente in Italia, di rientrare nei requisiti previsti in termini di reddito e di numerosità familiare, di aver presentato una sola domanda di contributo. La procedura online produrrà in due esemplari il modulo di richiesta pre-compilato, ed emetterà un codice di prenotazione. Con tale modulo stampato (e un documento d’identità) è necessario recarsi entro 10 giorni (pena la decadenza della prenotazione), agli sportelli del gruppo Intesa Sanpaolo dove si dovrà pagare la differenza tra contributo ricevuto e quota a proprio carico. A quel punto il buono vacanza sarà inviato – via raccomandata – all’indirizzo del richiedente.
Sempre sul sito www.buonivacanze.it si trova il motore di ricerca dei servizi turistici acquistabili con i buoni: si va dagli hotel e B&B ai rifugi e agli agriturismi, dalle terme (uno stabilimento a Ischia) ai musei (pochini, appena due).

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.