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Solidarietà: i Pooh costruiscono scuola in Nicaragua

L'iniziativa è realizzata con la onlus Rock no war

di Gabriella Meroni

Dopo i parchi gioco per i bambini colpiti dalla guerra nei Balcani, e la costruzione di una scuolanel lebbrosario di Farafangana (Madagascar), il sodalizio tra i Pooh e l’Onlus Rock No War sta dando vita a un nuovo sogno: la realizzazione di una Scuola di Musica all’interno della missione di Chinandega, in Nicaragua. Il 26 maggio i Pooh, insieme a Rock No War e Kellogg’s, che ha sponsorizzato la realizzazione di una casa di cura per bambini ciechi all’interno della stessa missione, sono partiti per il Nicaragua. Il gruppo, di cui e’ appena uscito l’album ‘Ascolta’, terra’ anche un concerto di fronte al presidente della nazione centroamericana, insieme al coro Getsemani, formato da piccoli cantori di Chinandega, testimoni in musica della miseria del Nicaragua, dove molti bambini non hanno altro futuro che la strada e le discariche. Proprio per dare un’alternativa a questi piccoli, salvandone un centinaio l’anno dalla strada, Rock no War ha deciso di appoggiare il sogno di Padre Marco Dessy: costruire una scuola di musica nella Missione Betania, nella cittadina di Chinandega. Il costo complessivo della scuola di musica, che comprende una scuola elementare, un liceo musicale e un auditorium, e’ di 212.000 dollari, di cui 80.000 gia’ reperiti grazie a donazioni di privati. Nel corso del loro imminente tour, i Pooh sensibilizzeranno il loro pubblico con filmati e racconti di quest’esperienza, invitando a sostenere la raccolta fondi. ”Ci sono un sacco di soldi da raccogliere ma ce la faremo grazie al nostro pubblico, perche’ – spiegano i Pooh – sa che lo facciamo con il cuore e che non lo abbiamo mai fregato, mostrando sempre dove vanno a finire i fondi”. Non nuovi a iniziative del genere, dai Balcani al Madagascar, i Pooh pensano che ”siamo tutti responsabili per quello che si vive nel terzo mondo e per cio’ che possiamo fare di buono”. ”Non c’e’ nulla di eroico in cio’ che facciamo – dicono – piuttosto e’ troppo poco eroico che molti non facciano nulla, soprattutto chi, come noi, ha avuto tutte le fortune dalla vita. Ci deve essere un bilancio tra dare e avere, e fa riflettere che le persone piu’ generose siano spesso le piu’ semplici. Abbiamo ancora negli occhi – ricordano commossi – una messa in un lebbrosario, nel Madagascar, dove i poveri facevano delle offerte per i poverissimi, levandosi di bocca il necessario per chi non aveva nemmeno quello”. In attesa che la casa della musica sforni piccoli talenti come il coro Getsemani, dopodomani a Chinandega, con i Pooh e Rock No War, si festeggera’ l’inaugurazione della Casa S. Lucia per piccoli ciechi, finanziata da Kellog’s.


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