Inclusione sociale
Il “Codice di Busto” diventa digitale e crea lavoro
La cooperativa Solidarietà e servizi ha coinvolto due aziende del territorio in un progetto di digitalizzazione del patrimonio librario della parrocchia San Giovanni Battista, a Busto Arsizio, dando occupazione a tre persone con disabilità. Tra i volumi, la più antica testimonianza liturgica del rito Ambrosiano
Il patrimonio della Biblioteca capitolare della parrocchia di San Giovanni Battista, a Busto Arsizio, esce dagli scaffali per farsi esempio di inclusione sociale. Dando lavoro, per due anni, a tre persone con disabilità attraverso un progetto di catalogazione e digitalizzazione dei suoi preziosi volumi. Il progetto vede come capofila la cooperativa Solidarietà e servizi che, assieme a due aziende del territorio, Exergy international di Olgiate Olona e la Fratelli Tognella di Somma Lombardo, renderà più fruibili i 15mila volumi custoditi dall’ultracentenaria istituzione, presente in città da oltre 500 anni.
Tra i libri della collezione, spiccano incunaboli, manoscritti e l’Evangelario del IX secolo su pergamena, conosciuto come Codice di Busto, che costituisce la più antica testimonianza liturgica del rito Ambrosiano.
La legge Biagi
L’iniziativa nasce dalla necessità e, naturalmente, volontà, delle aziende di assumere persone con disabilità attraverso un percorso lavorativo mirato e gratificante, le cui basi legislative sono ben spiegate da Francesco Maresca, responsabile settore lavoro della Provincia di Varese, che ha offerto il coordinamento al progetto: «Il decreto attuativo della legge Biagi permette alle aziende che non possono, per vari motivi, assumere direttamente le persone con disabilità, di adempiere comunque ai loro obblighi previsti dalla legge 68/99, affidando commesse di lavoro a cooperative sociali che assumono lavoratori disabili. Con questo progetto l’azienda potrà affidare una commessa che non riguarda nello specifico attività legate al proprio business, ma attività con finalità sociali e di interesse collettivo».
I partner
Le due aziende, Exergy International, fornitore di tecnologie per la produzione di energia elettrica a zero emissioni e Fratelli Tognella, produttrice di valvole, hanno infatti deciso di sostenere i costi del servizio di digitalizzazione e catalogazione: tre le persone con disabilità che, assunte da Solidarietà e Servizi, potranno dedicarsi a questo lavoro per i prossimi due anni coordinati da un capo progetto con master in formazione e gestione degli archivi digitali e da un archivista senior.
Le attività includeranno la consulenza nella selezione di un software per la gestione bibliotecaria, la catalogazione dei volumi moderni e la digitalizzazione del fondo antico, il patrimonio di volumi più antichi.
La cooperativa
Solidarietà e Servizi attraverso la propria area inserimento lavorativo impiega ad oggi 65 persone fragili e disabili : «Il tema del lavoro è fondamentale nel nostro approccio. Nella nostra visione parliamo di lavoro vero, ovvero occasione di crescita per la persona attraverso la valorizzazione delle sue capacità e crescita della sua autonomia, ma anche vero in quanto rispondente a precise esigenze di qualità.
Solidarietà e Servizi ha un proprio reparto “documentale” dotato di moderne attrezzature per gestire anche volumi delicati come quelli della Biblioteca Capitolare», spiega Domenico Pietrantonio, presidente del consiglio di gestionedella cooperativa sociale.
La biblioteca
Il patrimonio della Biblioteca è di grande valore storico e culturale. Nata come istituzione pubblica, con un fondo librario di partenza di impronta umanistico-filosofica, custodisce testi e documenti di pregio. Oggi conserva sia l’archivio storico, con documenti antecedenti al 1400, che un patrimonio di incunaboli, manoscritti, seicentine, settecentine, ottocentine, oltre a circa 15.000 libri stampati nel Novecento. Attualmente la biblioteca è aperta al pubblico, ma non consente ancora il prestito. Con la catalogazione si avrà un dettaglio preciso di tutto il suo patrimonio, questo ne faciliterà la possibilità di fruizione. Inoltre, la digitalizzazione dei documenti più antichi e delicati garantirà la conservazione dell’originale, preservandoli nel tempo, consentirà una consultazione più agevole, e una maggiore diffusione dei contenuti.
Le foto in apertura, nell’articolo e il video, dall’ufficio stampa di Solidarietà e servizi
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