Sostenibilità
Solidarietà e innovazione con l’ambiente al centro
Contro lo spreco alimentare con il Comune di Jesi, una serie di interventi green nella filiera produttiva e un eBox per il trasporto dei prodotti che fa risparmiare carta, viaggi e camion. Le iniziative del Gruppo Fileni
di Redazione
Si è parlato anche del “Tavolo della Solidarietà”, il progetto avviato nel 2014 dal Comune di Jesi, al convegno “Uniti contro lo spreco – Pratiche e testimonianze contro lo spreco alimentare: reti di consumatori, aziende e Gdo” che si è tenuto venerdì 26 giugno a Expo.
All’origine del progetto la “Carta per una Rete di Enti locali a Spreco Zero”, promossa da Last Minute Market per stimolare Regioni, Province e Comuni a prendere un impegno nella riduzione degli sprechi e delle perdite alimentari. Al “Tavolo della Solidarietà” di Jesi partecipano associazioni locali di volontariato, soggetti gestori di centri di produzione pasti, titolari di esercizi della grande distribuzione e imprese agro-alimentari del territorio, come la marchigiana Fileni
Grazie al progetto sono state assistite ad ora circa 200 famiglie a rotazione, il “Tavolo della Solidarietà” si caratterizza come iniziativa "a spreco zero e a costo zero", in quanto la sua realizzazione si fonda sulla donazione da parte delle aziende produttrici e sull'attività di esclusivo volontariato degli operatori delle Associazioni coinvolte.
Al progetto, che è in fase di ampliamento è stato assegnato il premio nazionale "Vivere a spreco zero”, promosso da Last Minute Market e consegnato a fine 2014 a Bologna. Jesi è stata scelta per la sezione “enti locali” insieme alla Regione Piemonte e alla Provincia Autonoma di Trento.
Il Gruppo Fileni inoltre contribuisce anche al “Fabriano Social Market” con donazioni occasionali di prodotti in scadenza che l’azienda non è riuscita ad utilizzare. Il Fabriano Social Market è un vero e proprio supermercato, la cui particolarità sta nella distribuzione dei prodotti solo a persone bisognose (il cui stato di indigenza sia certificato) che possono rifornirsi gratuitamente (o con minime quote mensili) utilizzando una tessera.
Al centro dell’attenzione del gruppo Fileni c’è anche la sostenibilità ambientale della filiera e questa visione green ha ispirato l’attivazione di numerosi progetti riguardanti l’utilizzo di energie alternative, la congenerazione e la valorizzazione delle biomasse per rendere l’azienda, prima in Italia nel comparto delle carni bianche biologiche, sempre più efficiente dal punto di vista dello sfruttamento delle risorse.
Dal 2010 a oggi sono stati installati impianti fotovoltaici e dal 2012 quelli di cogenerazione, lo scorso anno è stato installato un soffiante sul depuratore dello stabilimento di cingoli che ha permesso un risparmio di 400mila kWh di energia elettrica e nello stesso anno sono terminati i lavori di efficientamento dell’illuminazione negli uffici e nei siti produttivi del Gruppo Fileni con l’installazione di 4.900 plafoniere a led.
L’insieme degli interventi per la sostenibilità ambientale realizzati e quelli in fase di ultimazione comporteranno per il gruppo un risparmio annuo di 4mila tonnellate di Co2 emessa in atmosfera.
Ma sono tanti i dettagli che permettono di far incontrare i cambiamenti con la sensibilità ambientale. Un esempio è l’eBox: il nuovo contenitore di delivery delle carni avicole Fileni. Grazie a questo nuovo eBox si possono risparmiare ogni anno 720 tonnellate di carta; 464 bilici in viaggio dalla cartiera al mercato, l’emissione di 196 tonnellate di Co2, ma anche l’utilizzo di 5mila kg di colla hot melt per assemblare l’imballaggio e, infine, 270mila euro di costi per l’azienda.
Questo nuovo contenitore adottato per il trasporto dei prodotti Fileni è stato anche tra i finalisti dell’Oscar dell’Imballaggio 2015.
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