Politica

Solidarietà alla fine del binario

Storia di volontari che vegliano nella notte nelle strade di Roma con i loro gilet arancioni.

di Redazione

Con i loro bei gilet arancioni colorano la notte delle strade di Roma. Sono i volontari dell’Associazione “Per la strada”, che da una quindicina d’anni ormai girano in lungo e in largo per le vie della città e provvedono ai bisogni dei più poveri. Che a Roma sono davvero tanti. Volontari che di notte vanno nelle stazioni della città, come la Termini, la Tiburtina, la Ostiense e poi in tante vie, come via Marsala, via Marmorata, Ponte Sisto, via dei Normanni. Insomma, dovunque ci sia almeno un gruppo di “barboni”, ci sono anche loro. Portano generi di prima necessità e alimenti, ma anche indumenti e coperte. In più, sono sempre attenti a controllare che non ci sia bisogno di un’assistenza medica urgente. Divisi in ventotto gruppi, si fermano in questi luoghi di grande degrado e povertà, per offrire una lunga cena itinerante. Ogni notte distribuiscono 15 chili di pasta, circa 450 panini, e, ancora, frutta, latte e tè caldo. Alla fine dell’anno sono 50 mila i pasti distibuiti, senza neppure l’ombra di un finanziamento. Dall’assistenza ai senza tetto, l’associazione “Per la strada” ha iniziato ad interessarsi quasi subito ad altre forme di povertà. I circa 300 soci del gruppo sostengono, infatti, molte famiglie indigenti delle borgate di Roma; inoltre sono entrati nei campi nomadi per sostenere i bambini nell’integrazione scolastica; e poi inviano medicine e anche materiale didattico nel Malawi; e organizzano pure, in collaborazione con la Croce Rossa, una serie di corsi di primo intervento. «Sono talmente tante le forme di povertà intorno a noi che non possiamo far altro che rimboccarci le maniche e raccogliere ogni nuova sfida», dice Silvio Guardigli, presidente e “capo carismatico” dell’associazione romana. La prossima sfida? Una casa famiglia per minori abbandonati. (M. A.)


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