«Stai inviando curriculum dappertutto e nessuno ti assume? Oppure chiamano per un colloquio e non ci si sente più? Sappi che hai già un lavoro che sta aspettando te!». Inizia così una delle varie inserzioni pubblicitarie dell’associazione Metaxia, apparse negli ultimi tempi soprattutto su free press e web. Niente di male, il non profit non è nuovo a inserire figure retribuite. «L’associazione Metaxia, nel suo intento di favorire l’occupazione giovanile, sta aprendo 5 punti vendita». In altri annunci offre portatili, schermi Lcd, cellulari a prezzi stracciati. «Per saperne di più, visita il sito www.metaxia.it». Detto fatto. Sorpresa: nell’intestazione si legge Gruppo di acquisto solidale. Uno dei tanti Gas di Milano (sul sito la sede indicata per la posta è nella centrale via Monti)? Il listino dei prodotti alimentari, che non riporta i prezzi, spazia tra tutte le grandi marche. Cosa anomala, nell’etica Gas del rapporto diretto consumatore-piccolo produttore, ma l’eccezione può starci. E, visti gli sponsor (Ferrovie dello Stato, Tuttocittà), si può presumere un gran ritorno. Di solidale, però, proprio non c’è traccia. «Ovviamente non è un Gas. Fino a quando le parole hanno un senso, “gruppo di acquisto solidale” è una cosa diversa da “organizzazione di intermediazione commerciale”», fanno sapere i gasisti doc di reteGas. Sul web, tra i forum degli esperti di acquisti online, a parte un paio di persone che dicono di aver ordinato e ricevuto la merce, molti altri, dopo aver pagato ed essere rimasti a bocca asciutta, sentono puzza di bruciato. Il responsabile di Metaxia si chiama Francesco Carrubba. Vita gli ha mandato varie mail a vuoto, infine è risalita al numero di telefono (non presente sul sito ufficiale né sugli elenchi Telecom) e ha chiamato più volte. Hanno risposto le sue segretarie: «Il dottor Carrubba non c’è, è impegnato, non è interessato all’intervista. Non sono abbastanza chiara?». Chiarissima.
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