Mondo

Soli contro tutti anche l’onu è nel mirino

L’espulsione delle ong è solo l’ultima di una serie di restrizioni imposte da Asmara sia nei confronti della società civile locale che delle organizzazioni straniere

di Emanuela Citterio

L?espulsione delle ong è solo l?ultima di una serie di restrizioni imposte da Asmara sia nei confronti della società civile locale (l?associazionismo in Eritrea non è riconosciuto per legge) che delle organizzazioni straniere partner in progetti di sviluppo. Da ottobre sono più tesi anche i rapporti diplomatici con le Nazioni Unite e i paesi donatori. Il governo eritreo ha vietato agli elicotteri dell?Unmee, la missione di pace Onu, di sorvolare il confine con l?Etiopia e ha sospeso gli aiuti umanitari alle vittime della siccità. A dicembre ha ordinato l?espulsione del personale Unmee europeo, canadese, statunitense e russo e ordinato una serie di arresti di personale eritreo. Secondo alcuni osservatori l?espulsione delle ong sarebbe un modo per sollecitare i governi occidentali a prendere posizione sulla diatriba territoriale con l?Etiopia. Gli accordi di pace di Algeri del 2000 sancivano la restituzione all?Eritrea di una fascia di confine, ma Addis Abeba non ha mai ottemperato. Secondo fonti della diaspora eritrea in Italia, negli ultimi mesi il governo ha prelevato a forza centinaia di studenti e laureati per mandarli a Sawa, la principale base dell?esercito. Nei villaggi al confine con l?Etiopia gli uomini rimasti sono la minoranza, tutti gli altri sono a scavare trincee per la patria. Un segnale di una ripresa di ostilità vicina o solo un modo per tenere a bada possibili opposizioni interne?


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