Non profit

Soldi al volontariato, discuterne si pu

In risposta al nostro articolo "Volontariato, la partita dei 500milioni" pubblicato sul numero 24 di Vita

di Riccardo Bonacina

Carissimi, il vostro articolo «Volontariato, la partita dei 500 milioni», pubblicato sul numero 24 di Vita mi ha fatto molto riflettere. Chi scrive credeva di conoscere abbastanza bene la situazione del volontariato e ha partecipato all?ultima protesta contro la volontà del governo di riscrivere, con l?art. 18 del ddl Competitività, il sistema di finanziamento dei Centri di servizio. Ora il vostro articolo mi ha fatto un po? riflettere: in effetti la partita economica in questione mi sembra spropositata rispetto alle esigenze di 72 Centri di servizio con una base associativa di circa 4.500 realtà di volontariato. Con 500 milioni di euro si potrebbe sistemare il debito di uno Stato africano, oppure si potrebbe permettere, finalmente, di provare anche in Italia a sperimentare seriamente un reddito minimo garantito per i più poveri. Ma ciò che ancora mi stupisce di più è la poca verità su cui, per ora, mi pare si sono imbastite tante manifestazioni di protesta. Luca Fazzini, Milano Carissimo Luca, devo in tutta sincerità risponderti che condivido le tue perplessità e dubbi. Premettendo che il governo, al di là delle questioni di merito, sbaglia a intervenire per decreto su un punto delicato come quello del sistema dei finanziamenti dei Csv anticipando un solo articolo della riforma della legge 266/91, bisogna poi avere anche il coraggio di provare a fare un?informazione imparziale, ed è quello che ancora una volta abbiamo provato a fare, cercando di disegnare i contorni reali del problema. Sottolineando come dal 1991 ad oggi le fondazioni ex bancarie abbiano resi disponibili ai Centri di servizio al volontariato quasi 500 milioni di euro (di cui effettivamente distribuiti sino al 2004, 135 milioni) per effetto di una legge, la 266, che non poteva prevedere (la riforma delle fondazioni bancarie avverrà di lì a poco) che l?1/15 dei soldi erogati dalle fondazioni bancarie sarebbe passato dai 3,5 milioni di euro nel 1991 ai 90 milioni di euro nel 2004. Tra l?altro con gravi sperequazioni tra il volontariato del Nord e quello del Sud del Paese. Discutere di questo si può, nessun tabù, per favore. Altrimenti vengono brutti pensieri. Se vogliamo un volontariato indipendente, discutiamone davvero.


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