Non profit

Soldatesse Usa incinte rischiano la corte marziale

La decisione del generale Cucolo, comandante della divisione nord dell’esercito americano in Iraq

di Gabriella Meroni

Di solito le donne soldato dell’esercito americano che rimanevano incinte avevano già in tasca un biglietto per tornare a casa. Ma d’ora in poi non sarà più così: il generale Tony Cucolo, infatti, comandante della divisione nord dell’esercito americano in Iraq, ha stabilito che la gravidanza sarà inserita tra i «reati» che possono portare un militare davanti alla Corte marziale. È la prima volta che accade nella storia dell’esercito americano. «Stavo perdendo elementi preziosi», ha spiegato il generale alla Bbc, difendendo la propria decisione. «Ecco perché ho dovuto utilizzare la Corte marziale come deterrente». La novità si applica non solo alle donne, ma anche ai loro partner maschili, anche se si tratta dei loro legittimi consorti. «Anche il partner sessuale di una donna soldato subirà delle conseguenze», ha chiarito il comandante Cucolo. «I miei uomini devono decidere», ha chiarito il generale. «Le coppie in zona di guerra devono sospendere la loro relazione oppure prendere precauzioni». «Ho una missione da compiere, ho un numero limitato di soldati per farlo e ho bisogno di ognuno di loro», ha concluso. «Perciò non escludo di utilizzare nessuna misura che mi permetta di tenerli tutti in piena salute e in forma per i dodici mesi che passano in zona di combattimento».

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.