Politica

«Solco Catania, modello vincente»

Intervista al governatore Lombardo in vista del XII Happenig della Solidarietà

di Redazione

Entrambi catanesi, si conoscono e frequentano da tempo (a luglio il governatore non ha voluto mancare l’appuntamento della presentazione del bilancio sociale del Sol.Co.). Tanto che Raffaele Lombardo ragionando sul modello implementato da Sol.Co. Catania in vista del XII Happening della Solidarietà (vedi box a fondo pagina) non fa mistero di augurarsi che «questa positiva esperienza possa estendersi in futuro su tutto il territorio siciliano». «Sol.Co. ha compreso», continua il presidente siciliano, «che il settore non profit non può vivere solo del sostegno pubblico, soprattutto quello che deriva dagli enti locali». Queste realtà, «che oggi sono imprese a tutti gli effetti, devono saper dare servizi qualificati senza trascurare gli equilibri economici e gli oneri del mercato». Per questo, continua Lombardo «la Regione attraverso l’assessorato per le Politiche sociali intrattiene già un proficuo rapporto con le numerose strutture esistenti in Sicilia e intende proseguire l’attività fin qui svolta mettendo in campo ogni tipo di risorsa, a partire da quelle economiche, consapevole che esse rappresentato una tessuto economico e di solidarietà cruciale per la quantità di posti di lavoro creati e per la pluralità di settori interessati».
 

Non ritiene però auspicabile un maggior coinvolgimento delle realtà del terzo settore fin dal livello di progettazione?
Il terzo settore non è solo fucina di generosità e volontariato, ma anche di progettualità in grado di dare risposte adeguate al mutare dei tempi e dei nuovi bisogni che avanzano. Bisogna superare una fase contraddistinta finora dall’estemporaneità, per individuare modalità e forme di collaborazione che, nel rispetto del principio di sussidiarietà, sostengano queste realtà, ne esaltino le professionalità e ne valorizzino le competenze degli operatori.

In Sicilia manca un testo organico per le politiche sociali. Ci può anticipare se è in agenda un documento del genere e quali saranno i contenuti?
La Regione Siciliana è stata in passato antesignana in questo settore con la legge n. 22 del 1986. Più di recente l’applicazione della legge 328 ha apportato nuovi contributi di gestione e di esperienza. Oggi occorre un nuovo approccio a tutta la tematica, che solo una legge organica, cui l’assessorato regionale alle Politiche sociali sta lavorando, è in grado di poter dare.

In un contesto come il vostro non ritiene necessario creare un osservatorio che vigili sulle procedure di appalto, sui bandi e sulle modalità di affidamento dei servizi sociali?
La normativa vigente è già in grado di assicurare sufficente trasparenza. Gli utenti sono oggi in grado di seguire l’iter di ogni procedimento che li riguarda. Solo qualche mese fa ci siamo dotati di una legge specifica che attiene a tutta l’attività amministrativa regionale. Un osservatorio potrebbe essere un inutile appesantimento.

È immaginabile nel prossimo futuro la fissazione a livello regionale di una soglia minima di livelli sociosanitari da assicurare ai cittadini siciliani?
Nella prossima legge finanziaria abbiamo inserito una norma che impegna le amministrazioni locali a garantire una spesa certa per il settore sociosanitario. Vigileremo su questo per impedire che accada che servizi sociali importanti e indispensabili siano privati dei necessari sostegni economici.

 

Il XII Happening della solidarietà

Il XII Happening della solidarietà si intitola “Il terzo settore italiano s’incontra in Sicilia sui grandi temi dello sviluppo e dell’economia sociale” e si svolge a Siracusa (dal 1° al 3 dicembre). Un appuntamento lungamente preparato da incontri e convegni organizzati dalla rete consortile regionale. Si comincia il 1° dicembre con un confronto su “Volontariato e lavoro volontario – Strumenti di impegno sociale”. Prevista, la mattina, una tavola rotonda coordinata dal direttore di Vita, Giuseppe Frangi. Il venerdì è invece dedicato all’imprenditorialità sociale come opportunità per i giovani. Il 3 dicembre il governatore Raffaele Lombardo, Gianfranco Marocchi (Idee in Rete), Piero Fantozzi (Università della Calabria), Rosario Altieri (presidente Agci) e Pietro Cerrito (Cisl) si confronteranno sul futuro welfare italiano.  

NELLA FOTO:  DINO BARBAROSSA, PRESIDENTE DEL SOLCO CON ALTRI PRESIDENTI DI COOPERATIVE DEL NETWORK


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