Famiglia
Soggiorni climatici: la Bielorussia risponde e precisa
Dopo la lettera di protesta di Sardegna Belarus pubblicata anche da vita.it, ecco la risposta dell'ambasciata bielorussa
In merito all?intensificazione della discussione pubblica sui temi della
cooperazione umanitaria bielorusso?italiana, nonché alla nota
informativa del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana
recentemente diffusa, l?Ambasciata bielorussa a Roma ritiene necessario
precisare quanto segue.
In Bielorussia viene altamente apprezzato il forte legame umanitario
instauratosi tra i popoli bielorusso ed italiano nei vent?anni della
lotta contro le conseguenze della catastrofe nucleare di Chernobyl. Lo
Stato Bielorusso riconosce la valenza di questa cooperazione che
tradizionalmente si sviluppa nello spirito di amicizia e solidarietà tra
i nostri Popoli.
Il nostro Paese è profondamente riconoscente per l?impegno di migliaia
delle famiglie italiane per il risanamento dei bambini bielorussi in
Italia, per l?attenzione ed amore dimostrati nei loro confronti. I
singoli spiacevoli incidenti che si sono verificati sul territorio
italiano in questo campo non sono in grado di alterare
quest?atteggiamento favorevole della Bielorussia verso i partner
italiani, ma inducono tutti, sia in Bielorussia che in Italia, ad
impegnarsi di più per assicurare la tutela degli interessi dei bambini
durante i loro soggiorni all?estero.
Guidata innanzitutto dalla profonda responsabilità verso i suoi minorenni
concittadini, all?inizio dell?ottobre scorso la Bielorussia ha
avanzato l?iniziativa di svolgere colloqui intergovernativi con
l?Italia per elaborare nuove regole di accoglienza dei bambini
bielorussi in Italia ed affrontare il tema delle adozioni internazionali.
Il 16 novembre scorso la Bielorussia ha confermato la sua completa
disponibilità ad ospitare a Minsk, a partire dal 20 novembre, una
missione istituzionale italiana composta dai rappresentanti dei Ministeri
degli Affari Esteri, della Solidarietà Sociale e delle Politiche per la
Famiglia, nonché della Commissione per le Adozioni Internazionali.
I preparativi della citata missione si svolgevano nella speranza in un
dialogo aperto con la parte italiana nell?atmosfera di rispetto e
fiducia reciproci, auspicando uno scambio positivo delle opinioni per
raggiungere accordi concreti nell?interesse sia dei bambini bielorussi
che delle famiglie italiane ospitanti.
Purtroppo, le aspettative della parte bielorussa e l?atmosfera in cui
avrebbero dovuto svolgersi le trattative sono state seriamente alterate da
un?improvvisa notizia sul voto italiano lo scorso 17 novembre a
Bruxelles nell?ambito del Comitato per il Sistema delle Preferenze
Generalizzate (SPG) presso la Commissione Europea a favore
dell?esclusione del nostro Paese da questo sistema, ciò in sostanza
equivale all?introduzione delle sanzioni commerciali. Per il cambio
della posizione di un singolo Paese ? l?Italia ? rispetto ad un voto
analogo del settembre scorso, è stata avviata una procedura che prevede
l?introduzione nel futuro delle misure limitative che causerebbero un
danno diretto agli interessi nazionali della Bielorussia. Le limitazioni
commerciali avrebbero un impatto diretto sul benessere delle centinaia di
migliaia di famiglie bielorusse e, quindi, degli stessi bambini cui
l?Italia ha elargito tanta simpatia e solidarietà nei vent?anni
trascorsi dalla tragedia di Chernobyl.
Nell?affrontare il tema delle limitazioni commerciali che dalla
Commissione Europea vengono condizionate dallo stato dei rapporti tra la
Bielorussia e l?Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), si
osserva che nel corso della sua 297a sessione il 16 novembre 2006 il
Consiglio amministrativo dell?OIL ha apprezzato le misure concrete
intraprese dal Governo bielorusso per la normalizzazione della situazione
dei diritti dei sindacati indipendenti. Quindi, l?OIL stessa, cioè
l?organizzazione che tratta direttamente a livello internazionale le
problematiche sindacali, ha effettivamente confermato l?esistenza di un
dialogo costruttivo con le Autorità bielorusse e del progresso
nell?attuazione dalla Bielorussia delle raccomandazioni dell?OIL,
rinviandone il prossimo esame al marzo 2007.
A causa della profonda integrazione dell?economia bielorussa nel sistema
degli scambi commerciali internazionali e dell?orientamento delle
forniture verso il mercato europeo (più della metà delle esportazioni
bielorusse vanno verso i paesi comunitari) l?esclusione della
Bielorussia dal SPG avrebbe ripercussioni dirette sul livello del
benessere della sua popolazione ? dei semplici cittadini, tra cui
soprattutto lavoratori dipendenti e famiglie meno abbienti che si sforzano
quotidianamente per guadagnarsi quello che hanno. Ma colpirebbe anche gli
stessi orfani bielorussi di cui ultimamente si parla tanto in Italia, in
quanto toglierebbe fondi allo Stato che provvede alla realizzazione degli
importanti programmi sociali. La particolarità dell?assetto geografico
dell?economia bielorussa è tale che a risultare più duramente colpiti
dalle limitazioni del commercio con l?UE ci sarebbero proprio quei
territori che sono già indeboliti dalle conseguenze della catastrofe
nucleare di Chernobyl.
È chiaro che una tale decisione, nel caso fosse approvata, non
rafforzerebbe l?immagine dell?Unione Europea e dell?Italia agli
occhi dei semplici cittadini bielorussi che non potranno capire come si fa
con una mano offrire ai loro bambini solidarietà ed assistenza in Italia,
strappandogli con l?altra il pane quotidiano nella Bielorussia. Duole
doverlo dire, ma non è quello il concetto del reciproco rispetto e
solidarietà che per decenni ha alimentato la cooperazione umanitaria tra
la Bielorussia e l?Italia.
L?alterazione del clima delle relazioni bielorusso-italiane non avrebbe
giovato al successo delle trattative sui molto sensibili argomenti
umanitari, programmate per questa settimana. Proprio per tale motivo il 20
novembre 2006 la Bielorussia, pur riconfermando la propria disponibilità
al dialogo intergovernativo con l?Italia, ha proposto che la missione
istituzionale italiana a Minsk fosse rinviata a metà dicembre prossimo
nella speranza che fosse al più presto ristabilita l?atmosfera positiva
di fiducia e comprensione reciproca, necessaria al successo di queste
trattative.
Speriamo che le famiglie italiane che ospitano bambini bielorussi e
conoscono molto bene il popolo bielorusso e l?effettiva situazione nel
nostro Paese possano capire la fondatezza e importanza dei nostri motivi,
basati esclusivamente sulla necessità di tutelare il benessere dei
bambini bielorussi e delle loro famiglie. Delle famiglie come quelle
italiane che ogni anno sono visitate da questi bambini.
Nel riconfermare la disponibilità al dialogo su tutti gli argomenti
attuali della cooperazione bilaterale con l?Italia, incluse le
problematiche umanitarie, la parte bielorussa esprime la speranza che le
opportune iniziative del Governo Italiano portino al superamento della
situazione creatasi consentendo nel più breve tempo possibile una
risoluzione positiva dei problemi presenti ed assicurando la coerenza nei
programmi terapeutici per i bambini di Chernobyl in Italia.
In merito alle partenze dei bambini per le prossime vacanze natalizie si
fa presente che le organizzazioni-partner bielorusse hanno già iniziato
la preparazione dei necessari documenti e si augurano la loro sollecita
considerazione dalla parte italiana.
Leggi qui l’articolo Soggiorni di bimbi bielorussi: una protesta dalla Sardegna
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