Welfare

Sofri. Torna in aula la pdl Boato

L'avvocato Carlo Taormina (Fi) dice a Vita: "Sono pessimista, sarà scontro". Morale, Sofri resta in carcere?

di Ettore Colombo

Torna alla Camera la Pdl Boato che assegna al capo dello Stato il potere di concedere la grazia e che potrebbe restituire la liberta’ ad Adriano Sofri. Senza, pero’, che la Cdl abbia raggiunto un accordo su una linea comune da tenere in aula. Il provvedimento e’ calendarizzato per l’esame della Camera martedi’ prossimo, dopo il voto sul decreto sull’Iraq, ma il testo non e’ cambiato rispetto alla versione che era gia’ arrivata a Montecitorio arenandosi immediatamente per le rimostranze di An culminate con uno scontro in aula tra Ignazio La Russa a Carlo Taormina. ”Il testo arriva in aula com’era -dice il parlamentare di Forza Italia, relatore del provvedimento- tutto e’ rimasto invariato”. L’ultima tentativo di mediazione si e’ consumato mercoledi’ scorso, nel comitato dei nove: ”Se ci fossa stata la possibilita’, non sarebbe stato presentato lo stesso testo”, commenta laconico Taormina. Con queste condizioni, appare un po’ complicato prevedere per la Pdl una felice conclusione dell’iter di approvazione: ”Il Parlamento e’ sovrano”, si limita a dire Taormina. Che a Vita dice: “Sono pessimista. Ma alla Camera sarà scontro”. A meno di novita’ politiche dell’ultima ora, la Pdl trovera’ quindi la Cdl in aula schierata sulle posizioni consolidate. A mettersi ‘di traverso’ l’ultima volta era stata An, che si e’ detta contraria a quella che ormai e’ la formulazione definitiva del testo, e che prevede anche la possibilita’ per il Capo dello Stato di avviare autonomamente l’iter. Alleanza nazionale voleva anche che fosse inserito l’assenso dell’interessato alla grazia e l’impedimento per il beneficiario di candidarsi alle elezioni. Per non aver inserito queste modifiche nel testo, il partito di via della Scrofa aveva accusato Taormina di essere venuto meno ad un patto interno alla Cdl. Anche la Lega aveva manifestato la sua contrarieta’ alla Pdl, concretizzata con la presentazione di una pregiudiziale di costituzionalita’. L’ultima volta, in aula, non si arrivo’ al voto sugli emendamenti e quindi sul testo perche’ la seduta venne interrotta subito dopo la formulazione dei pareri sulle modifiche che fece scoppiare la lite tra Taormina e La Russa. A questo punto, al momento del voto, la Boato potrebbe anche contare su una maggioranza ‘trasversale’, un po’ come accadde per l’indultino. Ma tutto dipende dall’atteggiamento che i parlamentari di Forza Italia decideranno di assumere sul provvedimento.


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