Formazione

Sofri. Iniziativa bipartisan al Senato

Il verde Cortiana e l'esponente di Fi Contestabile promuovono un'iniziativa "trasversale" a favore della clemenza. E il Foglio si chiede: cosa apsettano Ciampi e Castelli?

di Ettore Colombo

Il Senato si muove in modo bipartisan in favore della concessione della grazia ad Adriano Sofri, condannato a 22 anni di carcere per l’omicidio del commissario Calabresi ed attualmente detenuto al carcere di Pisa. Dopo che lo stesso presidente del Consiglio, con una lettera inviata al quotidiano “il Foglio”, aveva dichiarato che i tempi per il provvedimento erano ormai maturi, adesso arriva anche un’iniziativa che porta la doppia firma del Verde Fiorello Cortiana e di Domenico Contestabile, di Forza Italia. L’intenzione, spiegano i due senatori, è quella di sollecitare una “grande adesione trasversale all’iniziativa di clemenza”. Già l’Ulivo si era mosso in tal senso presentando al Senato una mozione in cui si chiedeva al ministro della Giustizia Castelli di ”istruire e sollecitare al presidente della Repubblica la concessione della grazia” all’ex leader di Lotta Continua. Lo stesso Guardasigilli, in realtà, non si era opposto alla concessione del provvedimento, anche se aveva inserito il discorso in un’ottica più ampia e cioè su un’ipotesi di “amnistia” a proposito della quale, all’indomani dell’appello alla clemenza lanciato dal Papa in Parlamento, il ministro aveva detto “è un discorso da approfondire”. Nettamente di traverso, invece, si era messo il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini che si era detto contrario a qualsiasi possibilità di perdono mentre a favore si erano già espressi i centristi di Follini e Buttiglione. Proprio ieri, in un editoriale non firmato, il Foglio ribadiva la richiesta che, dopo le dichiarazioni favorevoli alla grazia di Berlusconi e di molti esponenti politici e del mondo culturale, “ora qualcosa si muova”. “Perché la grazia non arriva sul tavolo del presidente della Repubblica? Perché il ministro di Giustizia Castelli non attiva il procedimento d’ufficio? Perché il Parlamento, nonostante le tante dichiarazioni bipartisan sull’argomento, non si decide a prendere in considerazione un provvedimento di indulto?”. Già, perché?


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