Famiglia

Soffro di nausea. Da neoschiavisti

Monopoli globale.

di Sandro Calvani

Il record schifoso del signor Kiyoshi Shiratori non finirà sul Guinness dei primati. Shiratori, un impiegato delle pompe funebri di 65 anni, è il primo giapponese a finire in galera per aver acquistato e venduto persone, sei anni dopo che fu approvata la legge contro il traffico di persone nel suo Paese. L?hanno arrestato con l?accusa di aver acquistato in Thailandia e poi venduto a Tokyo per 22mila dollari una ragazzina di 13 anni. La sua convivente, una giovane thailandese, ha confessato che lo ha aiutato in altri dieci ?acquisti?. La bambina ha raccontato che le avevano promesso un lavoro di operaia, ma poi l?hanno obbligata a prostituirsi almeno 200 volte al prezzo di 200 dollari l?una. Le davano in cambio solo 300 dollari al mese da mandare a casa. La polizia giapponese ha dichiarato che sta investigando altri 29 casi, ancora pochi rispetto al giro stimato. In Giappone i servizi di prostituzione asservita sono così comuni che, in certe aree delle città, sono diffusi anche nei bar, dove come aperitivo si può chiedere un servizio di mezz?ora di sesso orale al banco, con due ragazze, per 10mila yen, circa 70 euro. Data la forte domanda, il traffico di persone per sesso commerciale e per altre forme di nuove schiavitù continua a crescere. L?Onu e l?Interpol stimano che generi un giro d?affari annuo tra i 7 e i 10 miliardi di dollari a favore della criminalità organizzata internazionale, che ne ha fatto il suo terzo business globale, dopo il narcotraffico e il traffico d?armi. Il movimento mondiale contro la nuove schiavitù Anti Slavery International denuncia che almeno 179 milioni di bambini sono sfruttati in forme di lavoro indecente; 17 milioni e mezzo di persone sarebbero vittime dei traffici di persone di cui, secondo l?Unicef, almeno 1,2 milioni di bambini; 20 milioni le vittime del lavoro in stato di schiavitù secondo il Bit, ufficio internazionale del lavoro. Un fenomeno doppio o triplo di quello che fu l?antico schiavismo. Io mi vergogno di appartenere a questo genere umano, quando leggo o scrivo queste statistiche dei record della disumanità globale. Spero che la mia nausea sia infettiva.

Sandro Calvani è dirigente delle Nazioni Unite. Quanto qui espresso non rappresenta necessariamente l?opinione delle Nazioni Unite


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