Welfare

Soddisfazione di Fish per l’art. 9 del Decreto Lavoro

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge recante interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, e della coesione sociale. Due vittorie per la battaglia condotta da Fish nei mesi scorsi

di Redazione

La FISH esprime una doppia soddisfazione per l’articolo 9 del Decreto lavoro perchè recepisce i contenuti  delle battaglie di cui è stata prima protagonista. La prima riguarda la controversia con l’INPS per la corretta applicazione dei limiti reddituali sulle pensioni degli invalidi civili. Con Circolare 149/2012, l’INPS aveva stabilito che dal 2013 il reddito da considerare era quello dell’interessato e dell’eventuale coniuge, decisione assunta dall’Istituto sulla base di Sentenze di Cassazione.

L’efficacia della sentenza era stata sospesa provvisoriamente solo dopo l’intervento del Ministero del Lavoro. La FISH ha chiesto ripetutamente in questi mesi l’intervento del Legislatore. L’onorevole Margherita Miotto ha presentato una proposta di legge alla Camera, ma la discussione doveva ancora iniziare.

Il Governo ha anticipato le Camere, inserendo del decreto di legge l’interpretazione autentica richiesta dalla FISH: il reddito da considerare è solo quello dell’interessato e non quello del coniuge.

Ma c’è una seconda vittoria, più silenziosa. In queste settimane qualcuno si chiedeva come mai non fosse stato ancora emanato il decreto di riparto del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali per il 2013 il cui rifinanziamento era costato tanto impegno nel corso della discussione della Legge di Stabilità.

L’inghippo lo si trova nella Legge 213/2012 (Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012). Il secondo articolo prevede che i trasferimenti dallo Stato alle Regioni venga ridotto se queste ultime non rispettano alcuni principi relativi ai “costi della politica” e non solo. La stessa norma (articolo 2, comma 1) stabilisce che a questo taglio dei trasferimenti fanno eccezione solo i fondi relativi ai trasporti pubblici e al servizio sanitario. Null’altro. Quindi la norma tecnicamente incide anche sul Fondo Nazionale per le Politiche Sociali non incluso nelle eccezioni!

Opportunamente il decreto legge appena approvato include nelle eccezioni le risorse per le politiche sociali e per le non autosufficienze. Ora finalmente i decreti di riparto e l’assegnazione alle Regioni possono essere effettuati.

«Ci auguriamo che su questi due commi vi sia l’unanimità da parte delle Camere – commenta Pietro Barbieri, presidente della FISH – Se davvero vi è interesse per l’inclusione delle persone con disabilità i Parlamentari possono dedicare le loro energie a emendare il decreto legge per favorirne ulteriormente l’accesso al lavoro. Ottimo in questo ambito l’opportuno rifinanziamento approvato del fondo specifico per la Legge 68/1999».

Ma anche un’altra buona notizia arriva dal Consiglio dei Ministri che ha approvato il Piano d’azione redatto dall’Osservatorio nazionale sulla disabilità (al quale partecipa attivamente anche la FISH). Il Piano impegna le Istituzioni nell’applicazione concreta della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
 

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