Ho acquistato in un negozio di elettrodomestici un asciugacapelli che dopo appena tre giorni si è rotto. Tornato dal venditore (per fortuna avevo conservato lo scontrino) ho chiesto la restituzione del denaro speso. Mi ha detto che ne è responsabile la casa costruttrice, alla quale dovevo rivolgermi per il risarcimento. Ora mi trovo nella condizione di dover scrivere una lettera; vorrei appellarmi alla legge sul diritto di recesso entro sette giorni, di cui ho sentito parlare, ma temo non venga applicata. Che fare?
Piero G. Perugia
Nella vicenda, venditore e acquirente hanno commesso un errore ciascuno, a dimostrazione del fatto che non sempre è chiaro cosa prevede la legge sugli acquisti dei prodotti. Il lettore è convinto di poter esercitare il cosiddetto diritto di recesso, previsto dal D. Lgs. del 15/1/1992, n. 50, che effettivamente permette di restituire la merce entro 7 giorni dall?acquisto, se questa non va più bene, o solo perché si cambia idea. Si tratta dell?effettiva applicazione della formula ?soddisfatti o rimborsati? valida però solo per gli acquisti effettuati fuori dai locali commerciali. Ovvero: quando è il venditore a recarsi dal consumatore (porta a porta), o lo approccia per strada, lo raggiunge tramite catalogo, televisione, Internet (vendite per corrispondenza). In questi casi, l?esigenza di tutelare l?acquirente da eventuali pressioni o per non aver potuto controllare la merce, legittima lo stesso a ripensarci: è appunto il diritto al ripensamento. Questo diritto non esiste invece quando è l?acquirente a entrare in un negozio, perché si suppone che sia una libera scelta comprare o no, e a ogni modo ha la possibilità di ?toccare con mano? la merce prima di decidersi. Gli acquisti in negozio sono tutelati però dal Codice civile (art. 1490 e sgg.): il venditore ha sbagliato a dire che è responsabile il produttore. Infatti, la garanzia di buon funzionamento spetta al venditore stesso poiché è la persona con cui si entra direttamente in contatto. Se pertanto l?oggetto presenta dei difetti che non ne permettono l?utilizzo, l?acquirente ha diritto alla restituzione del denaro. Tale garanzia è valida per un anno, a patto che si denunzino i vizi al venditore entro 8 giorni dalla scoperta. Consigliamo di farlo per iscritto, tramite lettera raccomandata, con ricevuta di ritorno, in modo da avere una prova certa in mano, alla quale si può allegare copia dello scontrino.
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