Formazione
Sociale, il patto di Barcellona
Informazione. Il nuovo numero della newsletter VitaEurope / 200 realtà del terzo settore hanno firmato un accordo con il Comune della città catalana per favorire linclusione.
è ancora una volta l?impresa sociale, già realtà nel Regno Unito e ancora allo studio in molti paesi membri, dall?Italia alla Slovenia, a infiammare il dibattito della società civile europea. Parola di Vita Europe, la newsletter in lingua inglese sulle best practice del terzo settore europeo nel campo della filantropia, dell?aiuto allo sviluppo, dell?ambiente e dell?imprenditorialità sociale che Vita realizza in collaborazione con 11 partner di altrettanti Stati membri. Ecco due news dall?ultimo numero della newsletter. Il prossimo verrà pubblicato il 20 luglio.
Regno Unito: in 12 mesi, create 350 Community Interest Company
Le imprese sociali? Nel Regno Unito ne esistono ben 350. Tante sono, infatti, le Cic – Community Interest Company create nell?ultimo anno. Da quando, cioè, il governo inglese ha approvato lo status legale di imprese profit ad alto impatto sociale. Aziende che fanno dell?etica e della responsabilità sociale una parte importante del loro core business e che il ministro del terzo settore inglese, Ed Miliband ha recentemente festeggiato così: «Le Cic rappresentano una grande sfida per il settore privato chiamato a dimostrare una reale efficacia nel campo dell?etica e della responsabilità sociale».
Spagna: a Barcellona, un patto sociale sulle politiche di inclusione
Oltre 200 realtà del terzo settore hanno siglato con la municipalità di Barcellona un patto per armonizzare, e rendere più efficaci, le politiche di inclusione sociale attualmente in essere. Obiettivo del patto è portare il Comune ad assumersi i costi di queste politiche e a coordinarne l?azione sul territorio attraverso la creazione di linee tematiche di intervento e di finanziamento. Come primo risultato del patto, che resta aperto a nuovi protagonisti sociali e che verrà ridiscusso su base annuale, il Comune ha siglato 30 accordi di cooperazione con un budget di 2 milioni di euro l?anno.
Cosa fa VITA?
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