Cultura
Social network e associazioni, chi non c’è non esiste
I risultati del Social Networking Benchmark Report
Cresce l’importanza dei social network per le organizzazioni non profit. La conferma arriva dal quarto Social Networking Benchmark Report 2012, un’indagine condotta da NTEN (società che riunisce i dirigenti americani di non profit che utilizzano la tecnologia per promuovere le loro cause) in base alle risposte date online da oltre 3500 organizzazioni nel periodo 24 gennaio-21 febbraio 2012.
Gli argomenti dell’indagine erano l’utilizzo dei social media per promuovere se stessi e posizionarsi online, connettersi con nuovi sostenitori e fare fund raising. Ecco i principali risultati.
La maggior parte delle associazioni (66%) utilizza facebook per farsi conoscere. Nel periodo di riferimento del 2012 ciascuna associazione ha avuto in media 8.317 utenti sul profilo facebook, in aumento dell’81% rispetto al 2011. Su twitter la media dei followers è di 3.290 persone, con un aumento del 30% rispetto all’anno scorso. Il 93% delle associazioni è presente sui social network, un dato invariato rispetto al 2011, con una media di 2,1 pagine.
Tuttavia, la maggioranza delle organizzazioni presenti su facebook non raccoglie un centesimo con i social network. Il 46% invece fa fundraising, sollecitando i sostenitori a donare attraverso messaggi su facebook; e si calcola che ciascun “mi piace” a fine anno si traduca, in soldoni, in circa 214 dollari di entrate tra donazioni online e offline, quote sociali, eventi, merchandising ecc. Visti i risultati, il 42% delle associazioni pensa di allargare il numero dei dipendenti da dedicare al marketing sui social network, il 55% manterrà lo staff attuale e solo il 3% lo ridurrà.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.