Cultura

Social Gianni

Dieci personaggi scelti dalla redazione dopo una consultazione con molte associazioni. Poi il voto sul sito di Vita. Intervista a Gianni Morandi.

di Giuseppe Frangi

Primo Gianni, secondo Gianni. Parla chiaro la classifica del sondaggio sul personaggio più sociale dell?anno indetto da Vita per tirare i conti di questo 2004. Il meccanismo è stato molto semplice. La redazione, dopo aver consultato i responsabili di una trentina di associazioni, ha scelto i 10 candidati che alla fine sono risultati più gettonati. E poi ha chiesto ai lettori di esprimere la propria scelta votando sul sito di Vita. Il criterio con cui i personaggi, a parte gli oggettivi meriti, sono stati selezionati ha cercato di far sì che venissero rappresentate tutte le sensibilità e le appartenenze attive nel sociale. Il risultato non lascia spazio a molte discussioni: con la vittoria di Gianni Morandi (un autentico plebiscito per lui: 3.012 voti, oltre il 60%) e il secondo posto di Gianni Amelio (1.112 voti) il mondo dello spettacolo dimostra ancora una volta tutte le proprie potenzialità di ?comunicazione positiva?.
Il successo di Morandi, per quanto inaspettato nelle proporzioni, può essere spiegato anche da alcune coincidenze favorevoli. Il grande cantante ha appena compiuto 60 anni, festeggiando in prima serata tv con uno special di grandissimo successo. Quanto a Vita, Morandi è stato il protagonista della festa per i 10 anni del giornale, lo scorso 25 ottobre. Il feeling con i lettori quindi era ben oliato.
Raggiunto al telefono nei giorni frenetici di appuntamenti e di interviste prima di Natale, Morandi sembra quasi imbarazzato. «Non dite che ho vinto. Abbiamo vinto tutti, perché chi mette il sociale in testa alle priorità è degno di essere un vincitore. Non ci possono essere graduatorie quando ci si occupa degli altri». Sul concetto Morandi insiste: duro portarlo via da questo chiodo fisso?
Vita: Il fatto che un lettore attento come quello di Vita premi due personaggi che vengono dal mondo dello spettacolo è un fatto emblematico?
Gianni Morandi: Allora mettiamola così: questo è un premio alla Nazionale cantanti. Così ci può stare, perché in 25 anni abbiamo costruito tante cose buone. Abbiamo fatto tutti un passo indietro per privilegiare l?attenzione agli altri. è un premio al cantante che si dà da fare.
Vita: Ma lei di questa Nazionale è un po? l?anima?
Morandi: No, siamo tutti allo stesso livello, perché se non si lascia da parte un po? di protagonismo non si ottengono i risultati. Oggi la squadra si sta rinnovando, ed è un fattore molto positivo perché vuol dire che questa mentalità ha fatto breccia anche tra i nuovi talenti. Ora mi auguro che tutti raggiungano quel livello di successo che poi ha una ricaduta positiva sulla Nazionale.
Vita: Oramai è da decenni che la musica ha scelto di mettere le mani in pasta e di impegnarsi nelle cause sociali e umanitarie. Eppure lei e la Nazionale cantanti avete adottato uno stile diverso?
Morandi: Certo, si può pensare al caso Bono. Ma lui è molto più opinion leader, ha quel carisma. Noi abbiamo scelto uno stile più semplice, di cui però siamo tutti contenti, a partire da me. Noi ci concepiamo un po? come fratelli dei milioni di volontari che in Italia si rimboccano le maniche e aiutano gli altri senza chiedere nulla in cambio. Non chiedono niente, non hanno riflettori puntati, ma se loro si fermassero, si fermerebbe mezza Italia. Questo è un concetto che mi piacerebbe far passare a tutti con la nostra Nazionale.
Vita: Un bel concetto. Ma non teme che la cultura del cinismo alla fine travolga le vostre buone intenzioni?
Morandi: Sinceramente no. Il cinismo alla fine non paga. Perché il cinismo è triste mentre il dare rende contenti.
Vita: E a un giovane che, come dicono le statistiche, non sente troppo il richiamo del volontariato, cosa direbbe?
Morandi: è il nostro dovere più grande fare breccia in questi ragazzi. Credo che il segreto sia quello di fare capire loro che facendo volontariato si riceve più di quello si dà.
Vita: A proposito di cinismo, tra le questioni più laceranti del futuro c?è il dibattito sull?eutanasia. Lei si è fatto un?idea?
Morandi: Sinceramente sono questioni che mi lasciano confuso. So che la vita vale più di tutto. Ma so che a volte la sofferenza diventa insopportabile.
Vita: Torniamo a parlare di belle cose. Una spiegazione a questo suo trionfo può aiutarci a darla?
Morandi: Forse c?entra quella canzone Il mio amico. L?amico disabile che pendola e farfuglia, ma alla fine dice «era peggio non essere nato, non avrei potuto vedere tutte le bellezze che Dio ha creato».

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