Mondo
Social Forum: si parla di cooperazione decentrata
Domani l'Ufficio cooperazione allo sviluppo presenta l'Atlas della cooperazione decentrata.
DA NAIROBI – Si parla di nuovi modelli di cooperazione internazionale ai due seminari italiani organizzati oggi 21 dicembre dalla Tavola della Pace e dalla Regione Toscana al Forum sociale mondiale. Soprattutto di cooperazione decentrata, quella finanziata da regioni ed enti locali, che negli ultimi anni è cresciuta in modo costante a livello di investimenti e progetti, anche in Africa Subsahariana. Tanto che anche le ambasciate italiane in Africa hanno cominciato a interessarsene.
Il 22 gennaio, in occasione del Social Forum, l?Ufficio per la cooperazione internazionale dell?Ambasciata italiana a Nairobi presenterà una mappatura della cooperazione decentrata nella regione che comprende Kenya, Sudan e Somalia. ?La ricerca è iniziata a ottobre? spiega Carla Cattelan dell?Ufficio per la cooperazione di Nairobi. ?Abbiamo rintracciato 73 progetti finanziati in questa regione da regioni ed enti locali, per un totale di 6 milioni di euro nel 2006. A investire di più in assoluto in cooperazione internazionale è stata la Provincia autonoma di Trento, che copre quasi 3 milioni di euro dei finanziamenti che abbiamo monitorato, grazie anche alla presenza attiva di molti missionari e cooperanti trentini in Kenya. Tra le regioni occupano i primi posti la Lombardia e il Veneto?. Uno degli scopi dalla mappatura è favorire un maggiore coordinamento fra gli interventi di cooperazione decentrata e il confronto delle esperienze per una maggiore efficacia nei risultati. ?Regioni ed enti locali hanno cominciato con il finanziare ong che operano in Africa? spiega Andrea Micconi, coordinatore del consorzio ong piemontesi, ?ora cominciano anche a tessere rapporti diretti con enti omologhi in Africa, come il Piemonte che sostiene un centinaio di comuni nella regione del Sahel nella lotta contro la desertificazione?. Un altro esempio è quello del Veneto che collabora con il governo del Kenya per migliorare le condizioni del carcere minorile di Nairobi, investendo in formazione degli assistenti sociali e degli operatori del carcere stipendiati dallo Stato, e con l?ong Cefa di Bologna per la prevenzione del crimine e dello sfruttamento dei minori.
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