Volontariato
Social Forum: meeting dei new global
Tavola della Pace e Lilliput : "preferiamo farci chiamare new global"
di Redazione
Non sara’ una riunione di violenti o, peggio, un’occasione per gli scontri di piazza. La Rete Lilliput e la Tavola della Pace rassicurano sul prossimo appuntamento di Firenze, e parlano di ”manipolazioni giornalistiche”. L’incontro ”non puo’ essere strumentalizzato ne’ criminalizzato ma deve essere considerato per quello che e’: una grande occasione di confronto per la costruzione di una nuova Europa dei cittadini, pacifica, democratica e solidale”. Le due organizzazioni, considerate l’ala ‘moderata’ del movimento no global, hanno voluto stamane esporre il proprio punto di vista in una conferenza stampa organizzata in Campidoglio. A pronunciare tre ”no” e’ stato Flavio Lotti della Tavola della pace: ”No all’idea che il Social forum sara’ un incontro violento, che siamo no global perche’ preferiamo farci chiamare new global e no a all’antiamericanismo. Pensiamo solo che la guerra non sia il metodo giusto per combattere il terrorismo”. Un non alla guerra preventiva giunta anche da Colleen Kelly la fondatrice di Peaceful tomorrows, l’associazione dei parenti delle vittime delle Torri gemelle. Un incontro, quello fiorentino, che gia’ vede l’adesione di oltre 430 sigle, tra associzioni e movimenti. Saranno 18 mila, invece, i delegati, 6 le assemblee da tre mila persone alla Fortezza da Basso e plenarie il pomeriggio tradotte in 5 lingue. Settanta i seminari e 200 i workshop. Mentre l’organizzazione dovra’ provvedre ad almeno 15 mila pasti al giorno. Previste anche tre ”piazze tematiche” (una di queste nella centralissima S.Maria Novella) dove nella vicina Basilica i domenicani, nei giorni del Social forum europeo, si svolgera’ una preghiera permanente.
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