Formazione
Social Forum: gli intellettuali, i violenti nostri nemici
La lettera aperta intitolata ''Non a nome nostro'' e' l'appello lanciato a sostegno del meeting di Firenze da un gruppo di intelletuali europei
di Redazione
”Sappiamo che esistono grossi interessi economici nel mondo a cui, con l’aiuto della violenza, farebbe comodo distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai problemi che ci preoccupano. Percio’ chi, durante il Sociale Forum Europeo facesse atti di violenza a cose o persone sara’ oggettivamente un promotore di quei grossi interessi, non dei nostri, e cioe’ sara’ un nostro nemico, non un alleato”. E’ questo il passaggio centrale di un appello lanciato da un gruppo di intellettuali internazionali in sostegno del meeting No global che si terra’ a Firenze dal 6 al 10 novembre, in cui condanna nettamente qualsiasi ricorso ad atti violenti e si annuncia invece il pieno sostegno a tutte le iniziative per far si’ che sia ”un evento pacifico e festoso”. La lettera aperta intitolata ”Non a nome nostro” e’ firmata, tra gli altri, dall’ecologista inglese Edward Goldsmith, dallo scrittore italiano Tiziano Terzani, dalla leader ambientalista indiana Vandana Shiva, e da animatori riconosciuti della cultura No global come il tedesco Wolfgang Sachs, il francese Serge Latouche, il brasiliano Jaime Carvalho e lo statunitense Mark Ritchie.
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