Non profit

Social forum …c’era una volta

Le ultime vicende del movimento no global italiano.

di Ettore Colombo

Quelli del settimanale Carta ci avevano provato in tutti i modi, a tenerlo in vita, il Genoa social forum, per breve tempo ribattezzato Italian social forum e poi, più modestamente, Forum sociale mondiale, ma anche loro, alla fine, hanno dovuto prendere atto che l?esperienza di Genova è morta e sepolta. Lo ha dovuto riconoscere, pare, anche una delle giornaliste più intelligenti e che più aveva creduto nella ?politicità? del ?movimento dei movimenti?, quella Anna Pizzo, ex del manifesto e oggi a Carta, che (racconta chi alla riunione c?era) ha abbandonato la riunione del Tavolo di contatto, quello che raccoglie le sigle più note e più rappresentative del Forum, dicendo con tristezza e realismo: “Lo spirito di Genova muore qui”. Martedì scorso, certo, la reazione del movimento all?ondata di arresti e perquisizioni effettuate nelle case di militanti ed esponenti dei centri sociali romani è stata immediata. E, naturalmente, indignata. Ma resta il punto: si parla, non da oggi, di una lunga serie di candidature d?area che andrebbero a rafforzare la costruzione di quella ?sinistra unita? (e alternativa). Quella coalizione ?arcobaleno? che dovrebbe allearsi con il nuovo Ulivo guidato da Prodi e unificato in una lista unica e candidarsi alla guida del Paese. I nomi più in vista sono quelli di Agnoletto, Benetollo e Marco Bersani, portavoce di Attac. Sullo sfondo resterebbero i vari Casarini, Caruso e don Vitaliano della Sala, ma si parla anche di padre Alex Zanotelli e don Luigi Ciotti . Certo è che, come si è visto al corteo di Roma, la loro presenza all?interno del movimento è sempre più isolata e difficile. Per non dire della rete Lilliput, le cui pratiche pacifiche, nonviolente e realmente democratiche vengono usate più come foglia di fico che come naturale alleato. No global e disobbedienti andranno in pochi alla Marcia della pace Perugia-Assisi. Ma Luigi Bobba ha detto, sulla questione, parole chiare: “Strumentalizzare la pace porta danni e divisioni”. Strumentalizzare il movimento ne ha causato la morte precoce.

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