Economia

Soci lavoratori verso un futuro da imprenditori

Il 30 ottobre la Camera una modifica alla disciplina delle legge 142/2001. Il commento delle cooperative sociali.

di Benedetta Verrini

Nuove regole all?orizzonte per i soci lavoratori: il 30 ottobre scorso, licenziando la delega sul lavoro, la Camera ha approvato anche una modifica alla disciplina della legge 142/2001. Soddisfazione da parte delle centrali cooperative, che in questa modifica vedono un generale rafforzamento della figura del socio lavoratore. La valutazione di Costanza Fanelli, responsabile della cooperazione sociale di Legacoop, e di Franco Marzocchi, presidente di Federsolidarietà-Confcooperative. Inserito durante la discussione parlamentare sotto forma di emendamento, l?art.4 bis della delega sul lavoro è interamente dedicato alla disciplina del socio lavoratore. «Rispetto all?impostazione della legge 142, viene valorizzato lo status di socio rispetto a quello di lavoratore» dicono da Confcooperative, secondo cui, grazie a questa riforma, nel 2003 ci saranno 20mila posti di lavoro in più. Insomma, la nuova disciplina disegna un futuro più da imprenditori che da dipendenti, con un appoggio giuridico nella nascente riforma del diritto societario. Composto di sette punti, l?articolo 4 bis interviene su molti passaggi della legge 142, che «soffriva di qualche eccesso di automatismo, soprattutto nell?appiattire il rapporto del socio lavoratore sulle regole del lavoro dipendente», commenta la Fanelli. «Le modifiche vanno nel senso di difendere la specificità cooperativa di questa figura, rendendo meno automatico il rientro nella disciplina del lavoro subordinato». L?emendamento infatti rinvia ad accordi collettivi tra le associazioni nazionali e i sindacati l?applicazione dei diritti sindacali previsti nel titolo III dello Statuto dei lavoratori. Aggiunge che il rapporto di lavoro «si estingue con il recesso o l?esclusione del socio deliberati nel rispetto delle previsioni statutarie e in conformità con gli artt. 2526 e 2527 c.c.» e che le controversie tra socio e coop saranno di competenza del tribunale ordinario. Ci sono alcuni passaggi, d?altra parte, su cui le centrali cooperative danno valutazioni differenti. Legacoop, ad esempio, sospende il giudizio sulla modifica relativa al trattamento economico. Cancellando ogni precedente riferimento ai contratti collettivi nazionali, essa impone di non infrangere il solo limite del trattamento economico minimo. «Ci auguriamo che ciò non si traduca in una riduzione dei diritti economici del socio lavoratore», sottolinea la Fanelli. Legacoop critica anche la modifica dedicata alle coop sociali di tipo B. «Con questa norma si dà la possibilità a singole coop di fare ?adattamenti? al contratto in accordo con i sindacati sul territorio. Dal momento che riguardano soggetti svantaggiati, tali accordi dovrebbero essere fatti coinvolgendo tutte le associazioni di cooperative del luogo, in modo da non lasciare margini a eventuali, possibili, abusi». Del tutto contraria la lettura di Marzocchi: «è una previsione positiva che reca una maggiore tutela nei confronti dei soggetti svantaggiati» spiega. «Il soggetto della frase è al plurale e fa riferimento ad accordi territoriali, dunque è pacifico che si riferisca a tutte le coop del territorio. Esse dunque potranno fare accordi a livello provinciale per applicare più puntualmente quanto già previsto nel contratto, sfruttando tutti gli strumenti esistenti per giungere al traguardo dell?inserimento lavorativo». Ancora differenza di vedute sullo spostamento del termine al 31 dicembre 2003 per la definizione dei regolamenti delle coop. «è eccessivo», dice la Fanelli. «Legacoop aveva sollecitato le sue associate ad attrezzarsi già all?indomani dell?approvazione della 142. Oggi oltre la metà di esse si è già data un nuovo regolamento». «è più uniforme e coerente al debutto del nuovo diritto societario, che costringerà le coop a fare ulteriori adattamenti di statuto», ribatte Marzocchi. Le modifiche alla legge 142 DOVE Gli emendamenti alla legge sul socio lavoratore sono contenuti nell?art. 4 bis della Delega sul lavoro (ddl 3193/A), approvata dalla Camera il 30 ottobre scorso COSA Risulta valorizzato lo status di socio rispetto a quello di dipendente; vietate le deroghe peggiorative del solo trattamento economico minimo; spostato al 31 dicembre 2003 il termine per l?adozione dei regolamenti; deroghe per le coop della piccola pesca; possibilità di accordi specifici territoriali per le coop sociali di tipo B QUANDO Tali modifiche diventeranno operative dopo l?approvazione definitiva della Delega sul lavoro. Il testo deve ottenere il via libera del Senato


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