Non profit

Sms solidali: in due settimane cominceranno ad arrivare i fondi

Parla Angelo Rughetti, responsabile dell'Ufficio di coordinamento istituzionale di Errani, che apre agli elenchi per le raccolte fondi. Finalmente, dopo le nostre pressioni, qualcosa si muove

di Lorenzo Alvaro

L'inchiesta di Vita sugli sms solidali, riportata da giornali e tg, è ormai agli onori della cronaca. La domanda è sempre la stessa: dove soano i soldi che gli italiani hanno donato per il Terremoto che il 20 maggio scorso ha investito Emilia Romagna, Veneto e Lombardia?
Per capire come stiano veramente le cose abbiamo raggiunto al telefono Angelo Rughetti, direttore nazionale Anci e responsabile dell'Ufficio di coordinamento istituzionale nell'ambito della struttura del Commissario Vesco Errani.

È vero, come molti media sostengono, che finché l'intero ammontare delle donazioni non sarà nelle casse della Tesoreria dello Stato presso la Banca d'Italia non si muoverà neanche un euro?
No, non è così. I soldi che adesso sono nella disposizione della Tesoreria, circa 7 milioni di euro, si muoveranno quando avranno un destinazione. Per questo stiamo lavorando in modo da abbattere i tempi. Stiamo chiedendo ai comuni colpiti di predisporre progetti da finanziare attraverso le donazioni. Progetti che devono avere caratteristiche tecniche precise: determinazione dell'intervento, importo e timing. La raccolta di queste segnalazioni è in dirittura d'arrivo. Li gireremo poi al Comitato dei Garanti che li valuteranno.

Questo significa che i soldi cominceranno ad arrivare quando i progetti saranno approvati?
Esatto. Quando i Garanti daranno l'assenso sui progetti il denaro comincerà ad affluire dalla Tesoreria su ogni singolo progetto. Passando per i conti speciali delle regioni.

Quanto tempo ci vorrà ancora?
Entro questa settimana i progetti saranno sul tavolo dei Garanti. Credo che sia plausibile ci vogliano un paio di settimane.

Uno delle criticità che si è evidenziata, dopo questa emergenza e non solo, è un iter burocratico eccessivamente farraginoso e lento per quello che riguarda la gestione delle donazioni. Avete segnalato il problema e pensato a delle soluzioni?
Devo essere sincero. Sullo snellimento delle procedure bisogna tenere conto che la fonte normativa è un'ordinanza della Protezione Civile. Dunque, come commissari, non possiamo che rispettare e applicare le norme che lo Stato si è dato. Devo essere sincero, tra una velocizzazione delle procedure e una maggiore trasparenza e buon fine delle operazioni scelgo la seconda. Quello che a noi interessa è che ogni cittadino che dona sappia che la sua donazione sia andata a buon fine. Che questo avvenga nell'ottobre del 2012 o a gennaio del 2013 conta meno.   

Ai terremotati però, oltre all'effettivo arrivo del denaro, interessano anche i tempi…
Per questo stiamo cercando di fare il prima possibile. Ma vogliamo evitare strane intermediazioni o spese amministrative assurde, come è successo ad esempio per Haiti in cui il 35% della cifra totale andava a coprire spese di gestione. Questo è inaccettabile.

Una delle battaglie che Vita porta avanti da anni è la creazione di un elenco degli enti autorizzati alla raccolta fondi. Le sembra una strada percorribile?
Credo proprio di sì. Penso sia una cosa giusta, anche perchè gli elenchi, come quello delle onlus, esistono già. Sarebbe dunque un'operazione a costo zero che metterebbe ordine. Un elenco di realtà private e pubbliche autorizzate alla raccolta fondi. Ma poi si dovrebbe fare un passo in più

Quale?
Che ognuno segua una procedura unica prestabilita. Rendere il più possibile facile e omogeneo fare donazioni.  

Per procedura unica intende un modello per tutti o che il denaro venga messo tutto insieme?
Questa è una scelta da fare ma tenere il denaro tutto insieme è una possibilità

C'è però da dire che le onlus ad esempio sono state più efficienti. Mentre gli sms li stiamo ancora aspettando la Caritas, ad esempio, due mesi fa aveva già fatto arrivare sul territorio oltre 3,5 milioni di euro. Questa solerzia con un monolite unico andrebbe persa…
Ma bisogna anche capire che per loro, viste le finalità diverse, è più semplice. Il pubblico ha necessariamente tempi più lunghi.

So che state lavorando anche per la trasparenza in Emilia Romagna. Cosa state approntando?
Stiamo cercando di raccogliere tutte le donazioni che hanno avuto un'intermediazione di enti pubblici (Comuni, Province e Regione) e metterle disponibili su internet con un sistema opendata.


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