Sostenibilità
Smog: il WWF avverte, occhio alle ecovetture “taroccate”
Il WWF però mette in guardia rispetto alla scelta invitando a fare attenzione alle facili soluzioni e alle "ecovetture taroccate"
di Redazione
Puntare sull’auto ecologica per liberare dallo smog le nostre città può essere la scelta giusta, anche se occorre accompagnarla con la gestione della domanda dei trasporti, la riorganizzazione della viabilità tra mezzi pubblici e privati con corsie preferenziali “protette” e il miglioramento dell’efficienza dei mezzi di trasporto.
Il WWF però mette in guardia rispetto alla scelta invitando a fare attenzione alle facili soluzioni e alle “ecovetture taroccate”. Se la parola d’ordine e la “riduzione globale” delle emissioni bisogna puntare sui veicoli a bassissimo impatto o addirittura ad emissioni zero e purtroppo l’auto elettrica non risponde a questi requisiti, a meno che non sia alimentata da elettricita pulita, come quella prodotta da energia solare.
Con l’auto elettrica se la fonte di energia utilizzata resta il petrolio l’inquinamento dalle città verrebbe semplicemente “trasferito” nelle aree destinate alle centrali elettriche, o addirittura incrementato: una soluzione apparentemente ecologica che va nel senso opposto a quello già perseguito in altri paesi. La tecnologia ormai ci propone una nuova era, quella dell’idrogeno, una fonte energetica pulita ad altissimo rendimento un’opportunità che l’industria non deve farsi scappare. Già esistono prototipi di auto ibride, ad idrogeno e a celle combustibili che globalmente riducono le emissioni in atmosfera. Gli stessi Stati Uniti hanno già abbandonato l’ipotesi di sostituire le vecchie auto con quelle elettriche, nonostante alcune iniziali resistenze da parte delle industrie automobilistiche.
Secondo il Rapporto 2001 del Worldwatch Institute le “celle a combustibile” stanno già entrando nel mercato per l’impiego sia nei trasporti che nelle installazioni fisse. La stessa Daimler-Chrisler sta investendo 1,5 miliardi di dollari per la loro progettazione e punta a vendere in Europa fra i 20 e i 30 autobus funzionanti a celle entro il 2002 e a produrre una serie di 100.000 automobili con analogo motore le cui vendite partiranno dal 2004.
Anche Toyota e Honda hanno fissato nel 2003 la data di commercializzazione per i loro veicoli a celle.
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