Smau: parlano i volontari di “Vita”

Capelli rossi e sorriso smagliante, Monica ha deciso di passare il suo sabato lavorando presso lo stand di Vita allo Smau. Masochista? No, risponde: “Promuovo la campagna più dai meno versi perché ritengo sia uno stimolo a rendersi disponibili per gli altri anche avendo poche disponibilità di tempo e di denaro”.

Nella vita Monica fa l’assistente sociale in un consultorio famigliare e una sera a settimana lavora al pronto soccorso dell’Ospedale Buzzi per conto dell’associazione Abio.

Le sue prime impressioni dello Smau? “I visitatori, soprattutto giovani, sono un po’ spaventati all’idea di lasciare la loro firma su un documento. Ma una volta spiegato il contenuto della campagna, i dubbi passano”.