Welfare

Smart villages, quando il turismo diventa leva di innovazione

Diversi piccoli borghi italiani si sono trovati meta dello smart working imposto dall'emergenza sanitaria, ma spesso impreparati ad accoglierlo, in primis per la carenza di infrastrutture tecnologiche. In questo scenario, il turismo può giocare un ruolo chiave. È nata così la School sul Turismo Ispirazionale lanciata da Inspirational Travel Company che approda nel borgo di Badolato

di Lorenzo Maria Alvaro

Sono all'incirca cinque milioni i lavoratori italiani che in questo periodo sono stati messi in modalità "smart". Circa 2,5 milioni nella pubblica amministrazione e – si stima – altri 2 milioni nel privato, ma ci sono studi che parlano addirittura di 8 milioni di persone che stanno lavorando in remoto (dati Fondazione Di Vittorio-Cgil). Un cambiamento drastico e profondo del modo di lavorare in Italia che ha aperto la strada a nuovi scenari, primo fra tutti la scelta di trasferirsi in contesti minori, a contatto con la natura, conciliando famiglia, professione e tempo libero. Molti piccoli borghi sono stati investiti da questo fenomeno, alcuni trovandosi impreparati ad accogliere i nuovi residenti. Come di recente ha dichiarato Elena Stella, consulente del turismo culturale e docente di Turismo Culturale alla RCS Academy, nei comuni minori c’è ancora troppo abbandono: per ripartire serve un serio incentivo alla residenzialità e dei piani di sviluppo per renderli effettivamente vivibili.

«Turisticamente parlando», specifica Elena, «servono segnaletica, formazione e cultura dell’accoglienza, ma soprattutto una visione che parta dalla riflessione sui valori del proprio territorio e coinvolga la comunità locale».

È da questi presupposti che Inspirational Travel Company, lancia la terza School sul Turismo Ispirazionale dal 6 al 12 Settembre a Badolato (CZ), borgo calabrese sulla costa ionica: la convinzione è che sia nel viaggio, e quindi nel mondo del turismo, una delle chiavi per ridare vitalità a questi borghi caratterizzati da tanta bellezza, ma ancora troppo abbandono.

«In un tempo che ci vede alla ricerca di nuovi modi di vivere e lavorare, uno stile di vita più sostenibile che contempli ritmi umani e un contatto con la natura, il turismo è strumento capace di creare nuovi paradigmi per riportare vita a quelle terre che sembrano aver perso significato e può rivelarsi il volano per innescare processi di sviluppo a partire dalla comunità stessa», spiega Silvia Salmeri, fondatrice di Inspirational Travel Company

Un turismo che insegna a cambiare sguardo: quello ispirazionale

Il turismo può fare molto per accelerare lo sviluppo di opportunità di creazione di valore, soprattutto in aree interne e a rischio spopolamento. «A patto che sia un turismo imperniato sui valori di innovazione, sostenibilità, accoglienza e valorizzazione delle risorse, in grado di mettere al centro le persone, che partono, ma anche quelle che accolgono, in un dialogo continuo basato sulla logica win win», aggiunge la founder.

È questo il turismo ispirazionale ideato da Inspirational Travel Company e su cui si incardina la prossima edizione dell’Inspirational Travel School di settembre: «un modo di viaggiare fortemente esperienziale, dove la comunità è risorsa al pari delle meraviglie storiche, artistiche e naturali che ogni territorio offre», continua Salmieri, «L’obiettivo di questa terza School è proprio quello di sondare il mondo del turismo ispirazionale e la sua capacità di creare esperienze di incontro tra viaggiatori e abitanti. È così che l’accoglienza, unita alla valorizzazione delle risorse già esistenti, trasformano i limiti, come l'isolamento, in opportunità concrete per il futuro».

Una scuola di turismo ispirazionale per dare nuova luce ai centri minori

Dal 6 al 12 settembre 2021 il borgo di Badolato sarà il contesto di studio da cui far partire la riflessione sul capitale ambientale, sociale, culturale, reputazionale e cognitivo di ogni luogo, affinché possa trasformarsi in destinazione, dotata di una precisa identità e riconoscibilità. «Spesso quello che manca sui territori è proprio il conferimento di valore da parte della comunità stessa, che stenta a valorizzare le proprie risorse e tradizioni, dandole per scontate», chiarisce Salmieri, «È per questo che attraverso lo sguardo esterno dei partecipanti alla school si cercherà di dare forma a nuovi modelli di vivere e abitare, spinti da un’esigenza diffusa che si fa sempre più evidente. Il bisogno di vivere in maniera più sostenibile e “umana” emerso in maniera chiara durante il lockdown, richiede la primaria ricerca di nuove soluzioni e idee per valorizzare le destinazioni minori, luoghi deputati ad accogliere – sempre di più nel prossimo futuro – persone stanche dei ritmi logoranti della città. È nella piccola dimensione, infatti, che la vita si muove ad un ritmo più lento, legata ancora alla natura e al calore delle relazioni».

Una settimana di formazione dedicata a chi si occupa di territorio e turismo, passando dal coinvolgendo delle persone che abitano questi luoghi, per creare nuove prospettive di vita e di viaggio. «Il viaggio infatti è strumento per creare “nuovi mondi”, ovvero nuovi stili di vita, nuove possibilità, nuovi modelli di riferimento: un vero e proprio volano per innescare innescare processi “slow & smart”, capaci di combinare tradizione e autenticità; lentezza e innovazione; economie sostenibili e agili, autoctoni e forestieri», chiarisce la fondatriche che aggiunge: «È per questo che la school si rivolge non solo a consulenti del settore turistico e culturale, gestori di strutture ricettive e operatori turistici, ma a chiunque desideri approcciarsi ad un nuovo stile di vita in un’area interna o voglia creare ed attrarre nuove energie sul proprio territorio».

Inpirational Travel School a Badolato, un laboratorio nel laboratorio

Badolato è il contesto perfetto per accogliere questa edizione dell’Inspirational Travel School, per il suo essere un case study di successo in tema di rinascita territoriale, dopo un passato a forte rischio spopolamento. «Oggi infatti il piccolo borgo è una vera e propria “destinazione umana”, con una sua nuova e crescente comunità interculturale all’interno della quale convivono ed interagiscono cittadini autoctoni, nuovi cittadini “neo-badolatesi” (stranieri e migranti), turisti italiani – diversi artisti e intellettuali – e ospiti/viaggiatori provenienti dal Nord Europa», sottolinea Salmieri, «Il “Borgo degli Angeli” oggi vive un graduale processo di rivitalizzazione grazie ad esperimenti di “restanza”, “ritornanza” e “nuove arrivanze”, a cui si aggiunge un segmento turistico importante, caratterizzato da un variegato mondo di visitatori, ospiti, turisti residenziali, viaggiatori, nuovi cittadini».

Una realtà in fermento, esempio eccellente di un nuovo modo di fare accoglienza e anche di vivere, lavorare e abitare all’interno della comunità: i partecipanti alla School avranno modo di confrontarsi con progetti e iniziative che stanno contribuendo alla rigenerazione concreta di Badolato, per trovare spunti e nuovi strumenti da applicare al proprio progetto.

«Crediamo nel valore dell’esperienza diretta e del confronto», conclude Salmeri, «che abbiamo visto essere la formula vincente in tutte le passate edizioni della school. Per questo la settimana sarà dedicata principalmente alla scoperta e conoscenza diretta delle persone e dei progetti che hanno rigenerato e animato il borgo di Badolato. Le lezioni saranno organizzate in un contesto informale, all’aperto. Non mancheranno momenti di confronto e relax, importanti per creare legami e far nascere idee e alleanze tra i partecipanti».

I docenti

La School di Badolato avrà un approccio molto pratico ed esperienziale, unendo incontri con realtà territoriali a momenti di studio e riflessione con docenti e formatori qualificati nell’ambito della comunicazione, della riqualificazione urbana e della valorizzazione territoriale:

  1. Manuela Mimosa Ravasio, giornalista professionista con una formazione da architetto; scrive di turismo per il quotidiano La Repubblica e lavora come corporate storytelling specialist (specializzazione IULM) – offrendo consulenze in comunicazione, progettazione di contenuti e strategie narrative.
  2. Guerino Nisticò, operatore turistico-culturale, Co-fondatore della Comunità Terra Madre “Borghi in Comunità” di Badolato, socio-fondatore e “Responsabile della Comunicazione” della rete turistica territoriale “Associazione degli Operatori Turistici – Riviera e Borghi degli Angeli”
  3. Carlo Gallelli, architetto, vicepresidente di “temporiuso.net” e tutor del workshop internazionale “Town Planning Design Workshop 2016-2017” del Politecnico di Milano
  4. Elena Militello, avvocato con dottorato in Diritto e Scienze Umane svolto tra Stati Uniti, Germania e Lussemburgo, dove poi ha avuto anche un contratto di ricerca all’Università. Dopo dieci anni all’estero e in conseguenza del Covid-19, è rientrata in Sicilia e ha fondato il progetto e l’associazione di promozione sociale South Working – Lavorare dal Sud ®, in collaborazione con Fondazione Con il Sud e con Global Shapers Palermo Hub. Oggi è ricercatrice all’università di Messina e presidente dell’Associazione.
  5. Silvia Salmeri, founder di Inspirational Travel Company, l’agenzia che ha ideato e sta diffondendo il turismo ispirazionale

Il programma completo
Il programma completo dell’Inspirational Travel School a Badolato è scaricabile a questo link

Modalitá di partecipazione
Per partecipare scrivere a:
Silviasalmeri@inspirationaltravelcompany.it o contattare Silvia Salmeri al 320 0775252

Info e contatti
www.inspirationaltravelcompany.it


Photo by Enrica Tancioni on Unsplash

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