Cultura

SlotMob contro l’impasse delle regole antiazzardo. Un incontro in Parlamento

A fine novembre, i promotori dell'iniziativa SlotMob avevano lanciato un appello contro l'impasse in cui ristagnano le nuove regole contro il gioco d'azzardo. Domani, alle 16, alla Camera dei Deputati si terrà un incontro con i parlamentari che hanno risposto all'appello: un'importante occasione per fare chiarezza

di Redazione

Si terrà domani, giovedì 18 dicembre alla sala stampa della Camera dei Deputati, un incontro promosso da Slot mob e dedicato alla legislazione di contrasto al gioco d’azzardo. Un tema caldo e delicato che chiede risposte precise e forti.

Nelle scorse settimane, i fondatori di Slot Mob avevano pubblicato una lettera aperta, invitando le istituzioni e i loro rappresentanti  – in particolare i componenti delle Commissioni Bilangio di Camera e Senato – a rispondere all’appello di “non ostacolare l’iter del testo unificato di legge per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da azzardo patologico e che la delega fiscale incorpori i punti principali di tale testo, con particolare riferimento al divieto di pubblicità del cosiddetto “gioco” d’azzardo.

All’appello hanno finora risposto – e saranno presenti all’incontro – i parlamentari Ernesto Preziosi, Lorenzo Basso, Mario Sberna, Massimo Baroni, Giovanni Paglia, Edoardo Patriarca, Giuseppe Civati, Nicoletta Favero, Giovanni Endrizzi.

Oltre ai deputati e senatori, tra i quali ha assicurato la sua presenza Paola Binetti, relatrice del testo
unificato fermo alla Commissione Bilancio della Camera, interverrà Antonio Mira per del quotidiano Avvenire, che ha pubblicato la lettera aperta sulla prima pagina del 2 dicembre 2014, esponenti del Movimento Slot Mob, espressione di cittadinanza attiva e responsabile che vede in prima linea esponenti dell’Economia Civile come Leonardo Becchetti e Luigino Bruni.

Ernesto Preziosi, componente della Commissione bilancio della Camera, e il deputato Massimo Baroni del M5S assicureranno  la diretta streaming della conferenza.


Per partecipare all’incontro è necessario accreditarsi mandando una mail a slotmob1@gmail.com 

L'incontro si terrà a a Palazzo Montecitorio

Sala stampa Camera dei Deputati
Via della Missione 4 – Roma

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Testo dell'appello di SlotMob:


«Il Testo unificato di legge approntato dalla relatrice Binetti per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico è stato approvato all’unanimità dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati, ma è ora bloccato in Commissione Bilancio per mancanza di copertura. 

La ragione fondamentale che ha determinato questa situazione è contenuta in una nota (surreale) dei Monopoli di Stato nella quale si paventa, se la proposta di legge venisse approvata, una perdita di 12 miliardi per l’erario. Il calcolo è realizzato ipotizzando un fermo per tre anni (4 miliardi all’anno le entrate fiscali per le slot) di tutti gli apparecchi, necessari per apportare tutte le modifiche tecniche richieste dalla legge, in primis la possibilità di riconoscimento dei giocatori attraverso l’utilizzo della tessera sanitaria. Una misura di buon senso, questa, necessaria per monitorare comportamenti a rischio e prevenire, così, l’insorgere della dipendenza patologica, oltre che per evitare fenomeni di riciclaggio. 

Riteniamo semplicemente assurda l’ipotesi che un’industria tecnologicamente avanzata necessiti di tre anni di tempo per introdurre nei propri macchinari una modifica così semplice. Anche dando per buona questa (assurda) ipotesi, l’obiezione sarebbe comunque facilmente smontabile, introducendo nel testo unico una disposizione transitoria che preveda tre (!) anni di tempo per la sostituzione degli apparecchi. I costi per l’erario derivanti dall’introduzione della nuova normativa scenderebbero immediatamente a zero. 

L’obiezione della mancanza di copertura a causa del calo delle entrate nelle casse dello Stato, è inoltre infondata perché nella valutazione degli effetti della legge andrebbero considerati la riduzione del fenomeno della azzardopatia e i connessi costi individuali e sociali. Ciò che non si spenderebbe più nell’azzardo si trasformerebbe inoltre per il 90% in consumi, i quali, in virtù delle aliquote fiscali più elevate rispetto a quelle mediamente applicate al settore dell’azzardo, produrrebbero per lo Stato maggiori introiti da imposte indirette. 

In questi mesi la mobilitazione e la protesta della società civile che con gli SlotMob ha premiato i bar liberi da slot, ha spinto moltissimi amministratori locali a intervenire con provvedimenti di contenimento del fenomeno (distanza minima da luoghi sensibili, fiscalità premiale per i locali no slot, marchi no slot, ecc.). Assistiamo così, alla triste schizofrenia che vede, da una parte, amministratori locali sensibili, perché conoscono da vicino i problemi delle loro comunità e, dall’altra, il Governo e il Parlamento nazionali pesantemente condizionati da lobby, gruppi e interessi che cinicamente pongono un sistematico freno alle loro decisioni in nome del principio del 'fare cassa non importa come'. 

Crediamo che una politica degna di questo nome non possa ridursi ad asservimento totale agli interessi strategici di pochissimi privati privilegiati che utilizzano le debolezze umane come 'merce di scambio', ma debba tener conto delle diverse esigenze delle parti sociali in vista del bene comune. Crediamo inoltre che sia urgente e assolutamente necessario approvare il divieto di pubblicità dell’azzardo così come già avviene per l’uso del tabacco. È senza giustificazione alcuna illustrare drammaticamente i pericoli del fumo su ogni pacchetto di sigarette mentre si diffonde ossessivamente su ogni mezzo di comunicazione la diseducativa cultura dell’azzardo. 

Il movimento SlotMob si muove dal basso per aprire un serio,  democratico e radicale dibattito nel Paese sulla questione della gestione del giro d’affari legato al settore dell’azzardo. Allo stato attuale delle cose, chiede che le Commissioni Bilancio del Parlamento diano il proprio parere favorevole al testo unificato di legge per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da azzardo patologico e/o che la delega fiscale incorpori i punti principali di tale  normativa. 

Ci aspettiamo, pertanto, che i singoli parlamentari e le forze politiche responsabili e favorevoli a una legge di contenimento del fenomeno arrivino a una posizione comune in grado di raggiungere un primo sensibile, ragionevole e coerente obiettivo che tutti auspichiamo come il primo segno di una inversione di rotta». 

Firmato: Il comitato promotore di SlotMob*
Leonardo Becchetti, Luigino Bruni, Luana Canova, Carlo Cefaloni, Flavia Cerino, Gabriele Mandolesi, Francesco Naso, Vittorio Pelligra, Luca Raffaele, Giuseppe Riccio, Alessandra Smerilli, Alfredo Sguglio, 
Ivan Vitali 


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