Welfare

Slobo accusa i media: sono strumento guerra

È iniziata con la proiezione di un video la difesa di Milosevic davanti al Tribunale per i crimini nella ex Jugoslavia. Un video-propaga per il pubblico serbo

di Paolo Manzo

Il video appare un montaggio di servizi televisivi e interviste a sostegno della tesi di difesa che sia stato l’inizio della campagna di bombardamenti della Nato nel marzo del 1999 a provocare la crisi umanitaria in Kosovo e non prima, con l’ingresso delle truppe serbe nella provincia autonoma.

Un video confuso, commentano gli esperti, che appare più rivolto al pubblico serbo che a presentare delle prove oggettive ai giudici delle Nazioni Unite.

L’attesa continua, comunque, ad essere grande per il momento in cui l’ex uomo forte di Belgrado prenderà la parola nel terzo giorno del processo contro di lui.

Nel suo primo intervento, ieri, Milosevic aveva contestato la legittimità del tribunale: ”questo tribunale non ha diritto di giudicarmi perché non è stato istituito in modo legale?.

Poi una filippica contro i mass-media occidentali: ?È stato il momento più oscuro della storia dell?informazione, perché ai media è stato dato il compito di essere strumento di guerra e disinformare l?opinione pubblica”.

”Il video da me mostrato è solo un atomo, anche meno di un atomo, dell’oceano di bugie, prodotte dalla propaganda e dall’abuso dei media globali come mezzi di guerra contro il mio paese”, ha continuato l’ex uomo forte di Belgrado, nella sua disperata difesa di fronte ai giudici del Tribunale dell’Aja.

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