Formazione

Sla e cure-truffa anche il ministero lancia l’allarme

Stendere un documento ufficiale informativo sullo stato della ricerca e sulle procedure non riconosciute dalla comunità scientifica internazionale effettuate per...

di Chiara Sirna

Stendere un documento ufficiale informativo sullo stato della ricerca e sulle procedure non riconosciute dalla comunità scientifica internazionale effettuate per la Sla in altri Paesi. Tra questi, Cina e Ucraina, dove – come denunciato da Vita – esistono centri in cui si sottopongono i malati a terapie non riconosciute. È uno degli obiettivi scritti nelle linee programmatiche della Commissione Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) insediata dal ministro della Salute, Livia Turco lo scorso 5 gennaio.

Nata da una richiesta dei malati e dei loro familiari all?indomani del caso Welby, la commissione metterà dunque a punto il primo documento di condanna ufficiale di tutti quei centri, come quelli ucraini e cinesi appunto, che prelevano cellule staminali da feti abortiti durante il secondo trimestre di gravidanza, ne fanno dei cocktail e li vendono a peso d?oro come toccasana per combattere malattie neurodegenerative inguaribili, quali Sla e distrofia muscolare. Vita aveva dato ampio spazio all?argomento in un servizio pubblicato a febbraio (vedi n. 7/07). Ovviamente, questi centri non hanno mai avuto l?approvazione della comunità scientifica internazionale, né tanto meno hanno prodotto prove attendibili e oggettive dei risultati ottenuti.

Ora, l?urgenza di condannare l?uso di queste terapie, sconosciute e probabilmente dannose, alle quali però hanno già fatto ricorso migliaia di malati, è scritta nero su bianco nei punti programmatici della Commissione ministeriale. Ma i lavori stanno procedendo lentamente, tanto che si è svolta una sola riunione e ad oggi non si conosce ancora la data della prossima convocazione. «Dovrebbe essere imminente», spiega uno dei 21 membri nominati, il professor Adriano Chiò, responsabile del Dipartimento di Neuroscienze all?ospedale Le Molinette di Torino. Perché stendere un documento di condanna contro i centri cinesi e ucraini? È proprio lui – che di pazienti che si sottoposti alle cure cinesi ne ha seguiti quattro e in nessun caso ha visto alcun miglioramento significativo, a spiegarlo.

«Prima la Commissione lavorerà sulle problematiche legate all?assistenza», racconta, «ma subito dopo ci dedicheremo a questo problema, che sta diventando di portata internazionale». «I centri Sla italiani ed europei», continua il professore, «stanno già raccogliendo materiale e testimonianze, monitorando i pazienti che sono andati in Cina e Ucraina. Il primo momento per fare il punto sarà il congresso annuale sulla Sla, che quest?anno si tiene dal 5 al 7 dicembre a Toronto. Dopodiché anche la Commissione procederà con un suo documento». Difficile prevedere i tempi, ma i primi atti ufficiali potrebbero vedere la luce nella prima metà del 2008.

Info: Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica – www.aisla.it


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