Welfare

Sla, al via la Call 2020 di Arisla

Mario Melazzini: «Il difficile momento in cui viviamo ci spinge ancora di più a confermare il nostro sostegno alla ricerca». Fino a oggi la Fondazione ha investito oltre 12,4 milioni di euro sostenendo 78 progetti. I ricercatori potranno presentare le proposte attraverso una piattaforma online. Presentazione valida fino all’11 giugno 2020

di Redazione

Fondazione AriSla pubblica oggi il nuovo Bando per finanziare l’eccellenza della ricerca scientifica sulla Sla in Italia, rinnovando così anche nel 2020 il suo impegno a sostegno dei ricercatori che lavorano per individuare una terapia efficace per questa gravissima malattia, che riguarda nel nostro Paese circa 6000 persone. Quello aperto è il tredicesimo Bando proposto dalla Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica, che fino ad oggi ha investito oltre 12,4 milioni di euro in attività di ricerca, sostenendo 78 progetti e supportando il lavoro di oltre 260 ricercatori nella lotta quotidiana alla malattia.

«Il difficile momento storico che stiamo vivendo ci induce con maggiore forza a confermare il nostro impegno al fianco della ricerca ed è per questo motivo che anche quest’anno promuoviamo un bando che andrà a supportare in modo concreto i progetti più validi e innovativi», sottolinea Mario Melazzini (nella foto), presidente AriSla. «Il nostro obiettivo è attaccare la Sla su più fronti. Continuando a finanziare la ricerca di base e pre-clinica, intendiamo accrescere la conoscenza sulla malattia andando alla radice della patogenesi e incentivare il trasferimento dei risultati dal laboratorio al paziente. Il bando è aperto anche a proposte di ricerca clinica osservazionale, finalizzate alla comprensione della malattia o mettere a punto metodologie per lo sviluppo di nuove terapie e per la diagnostica, al fine di garantire una migliore cura dei pazienti. Perché è importante ricordare che nonostante i risultati raggiunti, la Sla deve essere ancora sconfitta. Da tempo lo sosteniamo: la ricerca è l’unico strumento in grado di fornire le risposte concrete di cui abbiamo bisogno ed è per questo motivo che, oggi più che mai, dobbiamo fare in modo che non si fermi e continuare a supportarla con fiducia».

Possono partecipare al Bando i ricercatori di Università italiane e di Istituti di ricerca pubblici e privati non profit.
Il Bando AriSla 2020 prevede la possibilità di presentare “Pilot Grant” o “Full Grant”. I primi hanno l’obiettivo di sperimentare nuove idee e ipotesi da studiare nelle aree della ricerca di base, preclinica o clinica osservazionale e sono proposti da un singolo centro di ricerca. I “Full Grant” sono progetti che sviluppano ambiti di studio promettenti e fondati su un solido background nelle aree della ricerca preclinica o clinica osservazionale. Per questa categoria sono ammessi anche progetti multicentrici.

Il Bando 2020 prevede per i “Pilot grant” una durata massima di 12 mesi ed un finanziamento fino ad un massimo di 60.000 euro, mentre per i “Full grant”, con una durata massima di 36 mesi, si potranno ottenere fondi fino ad un massimo di 240mila euro.
Le proposte potranno essere presentate fino al prossimo 11 giugno 2020, attraverso la piattaforma online accessibile sul sito di Arisla.

Anche per questa Call 2020 AriSla affida il processo di selezione delle proposte ad una commissione scientifica, composta da un panel di esperti internazionali che valuteranno i lavori in forma anonima ed indipendente, in un processo che prevede più livelli di selezione, così da assicurare trasparenza, oggettività e valorizzazione del merito scientifico. Questa modalità adottata dalla fondazione è in linea con i migliori standard delle agenzie che finanziano ricerca scientifica. La conclusione del processo di valutazione è prevista entro la fine del 2020.
Il testo integrale del Bando di Concorso 2020
di AriSla “2020 Call for Projects on Als Research” è scaricabile sul sito e per ogni informazione gli uffici sono a disposizione dei ricercatori all’indirizzo mail bandi@arisla.org.

In apertura foto da Pixabay

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