Formazione

SJ. Seguite l’etica. Garantisco che è un’ottima guida

L'analisi dell'antropologo Duccio Canestrini

di Redazione

Il turismo è ormai alla portata di tutti. Viaggiare, spostarsi, raggiungere luoghi esotici non è più una prerogativa di pochi abbienti. Oggi la discriminante non è la ricchezza, ma «la consapevolezza che è in grado di dare senso al viaggio», spiega Duccio Canestrini, antropologo e scrittore che ha dedicato buona parte della sua attività intellettuale – nelle università di Trento, Lucca, Siracusa e ora Firenze – alla figura dell?homo turisticus, eternamente combattuto tra edonismo e responsabilità, consumismo e sostenibilità. «Nella visione comune la vacanza è sinonimo di fuga da una realtà efficientistica e stressante, dalla galera della quotidianità. La risposta è quasi sempre la ricerca di esperienze legate a continue performance edonistiche».

SocialJob: Invece, nei suo scritti e nelle sue conferenze spettacolo, lei insiste su un?etica del turismo.
Canestrini: L?etica possiamo definirla come una direttrice che attraversa le diverse modalità di viaggiare in modo sostenibile o responsabile. È un approccio che rende permeabile il turista al clima, all?ambiente, alle persone e quindi all?incontro umano. È quella sensibilità che guida la persona nell?affrontare il viaggio non solo come svago ma come occasione di conoscere realtà diverse.

SJ: Che ruolo, in questo ambito, per il terzo settore?
Canestrini: L?associazionismo e il terzo settore in genere sono fondamentali perché fondano la loro attività sulla relazione tra individui e comunità e quindi hanno un ruolo fondamentale nella mediazione. Non per altro nei casi di viaggi nel Sud del mondo il turista viene prima formato e consapevolizzato sulla realtà che andrà a conoscere. Il che non vuol dire necessariamente conoscere quella realtà. Per questo ci vorrebbe tempo e competenze che non si possono chiedere ad un turista e ad un viaggio di 15 giorni. Ma già un obiettivo può essere raggiunto, cioè quello di sensibilizzare e trasmettere pochi ma fondamentali valori.


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