Formazione

Situazioni incredibili

di Don Antonio Mazzi

Ogni tanto uno si deve domandare in che mondo vive, non perché succedono fatti e misfatti vergognosi, incivili e spaventosi. Non è questa la domanda, ma tutt’altro. Chiarisco subito.
Qualche settimana fa, leggendo uno dei quotidiani nazionali importanti, mi è scappato l’occhio su un titolo a cinque colonne. Il titolo, riletto poi attentamente e desolatamente, raccontava la barzelletta dell’uccisione di un piccione.
Cinque anni fa, un signore si sarebbe affacciato alla finestra della sua villetta, sita in zona Milano est. Con un colpo di carabina ad aria compressa avrebbe sparato e ucciso con crudeltà un piccione, poi caduto nel cortile del palazzo a fianco.
Per rimuovere la carcassa dell’animale è dovuto intervenire un mezzo speciale del comune (!). Il reo confesso è stato condannato (dopo quatto mesi e mezzo) per “uccisione con crudeltà e getto pericoloso di cose (il proiettile) in luogo privato di uso altrui” a versare una multa di ottomila euro.
Essendo l’imputato anche un legale, non accettò, si oppose e chiese di essere giudicato con il rito abbreviato. E qui si apre la tragicomica vicenda che da cinque anni impegna diciotto magistrati, più cancellieri, impiegati, dattilografi. (!!!)
Siamo al sesto grado di giudizio e, se tutto andrà per il meglio e se non verrà scomodata la Cassazione, suonerà il campanone finale nel giugno di quest’anno: 2015. Vorrei essere un moscerino ed entrare dentro le vostre orecchie per sentire, prima ancora che le vostre parolacce arrivino alla vostra lingua, che cosa pensate.
È mai possibile che in Italia, nel 2000, succedano stupidate così enormi, cretine, umilianti, tali da impegnare diciotto magistrati, per 2000 giorni, per un piccione ucciso? Volete spiegare voi, magistrati e legali, a noi popolo democratico preso regolarmente per i fondelli, cosa significa “uccisione di animale con crudeltà”.
(Non voglio toccare il capitolo caccia, per evitare maledizioni e scomuniche varie, perché i cacciatori non uccidono per crudeltà ma per divertimento, usando carabine che, al confronto del fucile ad aria compressa, sono cannoni).
Se la crudeltà è questa, per tutti i bambini, le donne, gli uomini che vengono veramente uccisi brutalmente e crudelmente quanti magistrati, quanti secoli e quanti soldi dovremmo impegnare, spendere e investire?
Oppure (e poi finisco) vale più un piccione o un cristiano? Meglio ancora: è possibile che un avvocato possa giocare in modo tale con la legge fino ad arrivare a megastupidate del genere per un piccione, per poi lasciar crepare nelle celle innocenti per decine e decine di anni?

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.