Volontariato
Siticibo sbarca a Roma
Saranno recuperati ogni giorno 10.800 pasti
L’esperienza di Banco alimentare e di Siticibo, la ridistribuzione delle eccedenze alimentari, debutta nella capitale. E’ stata infatti presentata a Roma la “Rete alimentare cittadina” lanciata dal Campidoglio (Assessorato Politiche Sociali) e presentata dall’assessore Sveva Belviso, dal presidente di Banco Alimentare del Lazio Onlus, Antonio Abbate, e dai presidenti dei tre Municipi (I, XII e XVIII) che fanno da apripista.
L’anno scorso è stato siglato l’accordo con il Banco Alimentare, ora – in coincidenza con l’Anno Europeo della Lotta alla Povertà Alimentare – si passa alla fase operativa attraverso Siticibo. L’idea di fondo consiste nel far incontrare domanda e offerta, bisogno e disponibilità: da un lato chi produce cibo o ne gestisce grandi quantità – e, in mancanza di alternative, ne getta quotidianamente una parte nella spazzatura –, all’altro capo singole persone e famiglie impoverite dalla congiuntura globale, che con quel “cibo di nessuno” possono integrare la loro alimentazione.
La rete alimentare romana parte nei Municipi I, XII e XVIII poi, nell’arco di tre mesi, sarà esteso all’intera città. Si prevede che il sistema, una volta a regime, consentirà di recuperare ogni giorno almeno 10.800 pasti, per un valore complessivo di circa 40 mila euro; su scala annuale, 2,5 milioni di pasti all’anno per 8,3 milioni di euro.
Il programma operativo prevede una mappatura del territorio – con l’individuazione di chi ha bisogno di cibo e di chi ne ha in eccedenza – la creazione di una sala di coordinamento in grado tra l’altro di intervenire nei casi urgenti, collegamento continuo tra domanda e offerta (coordinato dal Banco Alimentare). Infine la distribuzione, a cura di operatori di enti assistenziali.
Gli operatori dovranno garantire tempestività e il mantenimento della catena di conservazione dei cibi, secondo le norme di igiene alimentare. Verranno formati adeguatamente e la loro attività, al posto delle agenzie esterne di distribuzione, farà risparmiare costi alle casse comunali. Per l’avvio e la gestione del programma, il Campidoglio (Assessorato alle Politiche Sociali) ha stanziato circa 200 mila euro.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.