Welfare

Sit in contro violazioni diritti umani in Sahara Occidentala

"Liberazione per tutti i prigionieri sahrawi nelle carceri marocchine", chiede il Coordinamento Regionale di solidarietà con il Popolo Sahrawi dell’Emilia Romagna.

di Chiara Brusini

Si è svolto oggi dalle 11 alle 14 un presidio di fronte al Consolato del Marocco a Bologna. Il presidio, organizzato dal Coordinamento delle Associazioni di Solidarietà con il Popolo Sahrawi dell?Emilia Romagna in collaborazione con BIRDHSO Sezione Italia e Harambe di Bologna, è stato organizzato per protestare contro i fatti gravissimi che continuano ad accadere nei territori del Sahara Occidentale occupati dal Marocco. Dal 22 maggio è in corso una protesta popolare e pacifica per il rispetto dei diritti umani e per l?autodeterminazione, come richiesto da numerose risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La risposta delle autorità di occupazione è stata sin dall?inizio molto dura. Militanti dei diritti umani come Haminatou Haidar e Ali Tamek, liberati a seguito di una campagna internazionale, sono stati nuovamente incarcerati con altre decine di sahrawi, dopo aver subito violenze. Il 30 ottobre scorso un sahrawi Hmatu Lambarki, colpevole di avere sventolato la bandiera della Repubblica Araba Sahrawi Democratica, dopo essere stato arrestato dalle forze di sicurezza marocchine, picchiato e torturato è deceduto a causa delle percosse nell?ospedale di El Aayun. Al presidio hanno partecipato un centinaio di persone di tutte le associazioni di solidarietà con il popolo Saharawi dell?Emilia Romagna, Amnesty International di Bologna, l?Associazione Harambe di Bologna ed ha aderito il consigliere regionale Borghi. Nelle stesse ore si svolgeva a Madrid una manifestazione internazionale alla quale hanno partecipato ventimila persone provenienti da tutta Europa.


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