Salute

Sister 2 Sister: i lavori si spostano a Ceres

dopo la cerimonia di apertura a Cape Town, il Secondo Jamboree su HIV/AIDS si trasferisce a Ceres

di Giuseppe Lanzi

CERES (SUD AFRICA)Provengono da 32 paesi africani ma l’arrivare a Città del Capo non è loro bastato. Ieri hanno ripreso i bagagli e, in una comitiva di autobus hanno raggiunto Ceres una piccola cittadina a 180 km dalla costa. E anche qui l’accoglienza è stata calorosa: le autorità cittadine, che già hanno collaborato nella logistica della conferenza, hanno dato il benvenuto alle 200 delegate in quella che hanno definito “la più bella città della Provincia Occidentale”. Con le sessioni in inglese, tradotte in portoghese e francese – sebbene figlie della colonizzazione, sono pur sempre lingue utili a comunicare – le delegate hanno inziato a fare il punto sulle diverse situazioni di provenienza. Domani i lavori entreranno nel vivo ed inizieranno anche le sessioni formative che vogliono dare a queste donne, ogni giorno impegnate nella lotta contro l’HIV/AIDS, dei minimi strumenti per migliorare la loro azione. Probabilmente però il bene più prezioso che qui condividono è quello di sapere che tante altre donne, in tanti altri luoghi, stanno combattendo la stessa battaglia. I due Congo, Mozambico, Eritrea, Swaziland, Leshoto, Zimbabwe, Angola, Botswana, Namibia, Malawi, Gabon, Nigeria, Kenia, Tanzania, Burundi, Uganda, Zambia, Somalia, Etiopia, Camerun, Repubblica Centrafricana, Benin, Togo, Guinea, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Liberia, Sierra Leone, Guinea Bissau, Senegal, Gambia, Madagascar… Praticamente tutta l’Africa Sub sahariana è rappresentata ma gli organizzatori non si accontentano: “Dopo la conferenza dello scorso anno si sono concretizzati 7 microprogetti; il prossimo anno cercheremo di avere rappresentanti da tutti i paesi africani ed il vostro impegno -rivolti alle delegate- è quello di fare nascere altrettanti micro progetti da portare avanti insieme abbracciando tutto il nostro continente”. Info: Sister2sister GALLERIA FOTOGRAFICA


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