Volontariato

Sisma del Pollino: per una corretta informazione

di Giulio Sensi

L’intervista che il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli ha concesso a Vita a settembre apriva con la sua preoccupazione rispetto alla situazione dello sciame sismico del Pollino.

Guardi -mi diceva Gabrielli- due ore fa ho ricevuto una nota del Prefetto di Potenza che ci relazionava sulla situazione dello sciame sismico del Pollino che dura ormai da oltre 22 mesi. In questa nota si legge che “ancora molti comuni non hanno editato il piano di protezione civile”.

Questa mattina Gabrielli ha escluso che ci siano le condizioni per la dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale “ma -ha sottolineato- questo non vuol dire che questo territorio non avrà le risorse necessarie per la messa in sicurezza“.

La scienza, nel cercare di prevedere alcuni fenomeni, serve ed è necessaria, ma non dà dati certi. Vederli in anticipo, che siano sismici o alluvionali, è quasi impossibile. Lavorare sulla prevenzione però è doveroso. Serve buon senso, non è utile a nessuno agitare le forche quando si eccede in prevenzione. E’ superficiale, come si sente ultimamente dire spesso, lamentarsi del troppo allarmismo quando si mettono in guardia le comunità locali. E soprattutto serve parlarne, far girare le notizie, raccontare l’opera di prevenzione, dare strumenti alla gente per reagire con metodo, stabilire corretti rapporti di collaborazione fra tutte le istituzioni preposte alla sicurezza.

Nei giorni scorsi, nel silenzio dei grandi media, l’Anpas era presente nella zona colpita dal sisma di questa notte con 150 volontari per la campagna “Terremoto: io non rischio” di prevenzione al rischio sismico. Carmine Lizza, geologo lucano e responsabile Protezione Civile dell’Anpas ricorda come siano due anni che la sua associazione lavora nella zona.

Non è un caso che il presidente dell’Anpas Fausto Casini stamani abbia fatto subito appello ai media: “in questo momento chiediamo la massima collaborazione e la massima professionalità agli operatori dell’informazione affinché, attraverso un corretto uso di fonti autentiche, vengano fornite alla popolazione informazioni corrette e utili evitando amplificazioni di ansie e timori, rassicurazioni generiche, interpretazioni improvvisate e strumentalizzazioni scandalistiche“.

L’informazione, e la comunicazione, prima, durante e dopo un sisma è un fattore fondamentale di reazione e prevenzione, come dimostra anche il lavoro che l’Anpas ha fatto e sta continuando a fare in Emilia. I suggerimenti ed i contatti per una corretta informazione ci sono, usiamoli.

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