di Francesco Dente
«Riesce difficile capire». Il Procuratore Generale della sezione siciliana della Corte dei Conti, Giovanni Coppola, ha scelto il registro dell’ironia. Ma forse c’è poco da ridere. Ci sarebbe, anzi, da piangere. Come mai, si è chiesto durante l’udienza sul Rendiconto generale per l’esercizio 2008, la Regione Sicilia spendeva per il 118 circa 9 milioni di euro nel 2002 (secondo anno di attivazione del servizio), mentre nel 2008 ne ha tirati fuori 87,5? Somme, è bene precisare, che si riferiscono solo al personale e ai mezzi della Sise, la società per azioni della Croce Rossa che gestisce in convenzione con Palazzo d’Orleans il trasporto sanitario d’emergenza. Il conto presentato non comprende, infatti, le spese generali. Rimborsate peraltro, sottolinea il Procuratore, a consuntivo anziché a percentuale. E non finisce qui. Coppola nella sua requisitoria ha ricordato che la convenzione con la Croce Rossa prevedeva 157 ambulanze. A fine 2008 ammontavano invece a 256. Soltanto.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.