Welfare

Siria: impedita partenza ad attivista diritti umani

Dura la reazione dell'avvocato: 'Le autorita' siriane stanno nuovamente stringendo la loro morsa di sicurezza per intimidire e terrorizzare la societa' civile"

di Redazione

Le autorita’ siriane hanno vietato a un avvocato e attivista per i diritti umani di lasciare la Siria per partecipare a Ginevra a una riunione dell’Onu contro la tortura. Lo ha riferito oggi in un comunicato il Centro siriano per la ricerca e consulenza legale, l’organizzazione di cui fa parte l’attivista per i diritti umani a cui e’ stata impedita la partenza. ”All’avvocato Anwar al-Bunni – si legge nel comunicato – e’ stato impedito ieri di lasciare la Siria per partecipare a una riunione nella sede Onu di Ginevra della Commissione per i diritti umani e contro la tortura”. ‘Le autorita’ siriane stanno nuovamente stringendo la loro morsa di sicurezza per intimidire e terrorizzare la societa’ civile, in violazione di quel minimo di legalita’ che avevano introdotto loro stesse”, ha dal canto suo commentato Bunni. Nel comunicato, e’ stato inoltre reso noto che la famiglia dell’ex deputato Mohammad Adan al-Homsi, in carcere dal 2001, ha inviato una lettera al ministro degli interni siriani Ghazi Kanaan, chiedendo informazioni sulla sorte del congiunto, che da 15 giorni ha dato inizio a uno sciopero della fame a tempo indeterminato per protestare contro le condizioni di detenzione e rivendicare il rilascio di tutti i detenuti politici. ”Siamo profondamente preoccupati, soprattutto dopo che le autorita’ carcerarie ci hanno restituito i suoi oggetti personali”, afferma la famiglia di Homsi nella lettera a Kanaan, in cui denuncia inoltre di essersi vista rifiutare per tre volte il permesso di visita all’ex deputato, che anche i suoi difensori non hanno piu’ potuto incontrare da quando ha iniziato lo sciopero della fame.


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