Volontariato
Sirchia: marchi privati sulla campagna anti-Aids
È la proposta italiana portata all'Onu
Marchi privati nelle campagne anti-Aids promosse nell’ambito del Fondo Globale per la lotta contro l’Aids, la tubercolosi e la malaria nei paesi in via di sviluppo: e’ la proposta portata all’Onu dal ministro italiano della salute Girolamo Sirchia. Sirchia ha partecipato ai lavori del secondo Consiglio di Amministrazione del Fondo a New York: nel corso della riunione, presieduta dal segretario generale Kofi Annan, ha proposto di attivare finanziamenti privati tramite il ‘cause related marketing’, una tecnica ampiamente usata nel mondo anglosassone e tipica dell’Unicef che offre la possibilita’ di affiancare marchi privati a quello dela campagna istituzionale.
”E’ un meccanismo che garantisce alle aziende un notevole ritorno di immagine, che trasmette al pubblico il messaggio che questa azienda non pensa solo agli affari ma anche a iniziative sociali”, ha spiegato il ministro in un incontro con i giornalisti. Sirchia ha inoltre indicato la possibilita’ di sostenere i progetti che vengono sottoposti a un comitato scientifico non solo con risorse finanziarie ma anche con interventi attivi sa parte di aziende italiane. Il Fondo e’ configurato infatti secondo il modello del partnerariato tra pubblico e privato e parte dalla necessita’ di incrementare i consistenti finanziamenti pubblici, circa due miliardi di dollari in dotazione, con risorse private che non pongano problemi di conflitti di interesse: negli Usa si sono gia’ mobilitate alcune fondazioni come quella di Bill Gates e della famiglia Rockefeller mentre in Italia si e’ gia’ fatta avanti l’Eni con un impegno di mezzo milione di dollari.
L’Italia – ha ricordato Sirchia – ha un ruolo preminente nel Fondo il cui avvio e’ stato deciso nel G-8 di Genova. Il governo si e’ impegnato a versare 200 milioni di dollari nel biennio 2002-2003 di cui 50 milioni gia’ erogati e questo contributo garantisce all’Italia un seggio nel Consiglio di
Amministrazione. ”Aids, malaria e tubercolosi sono tre flagelli dell’umanita’ che stanno distruggendo intere popolazioni soprattutto in Africa: di fronte a un problema di enormi dimensioni – ha detto il ministro – e’ impossibile stare a guardare”.
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