Formazione

Sirchia: in 2 mesi prontuario farmaceutico

Così risparmieremo 800 milioni di euro, fa sapere il ministro della sanità

di Paolo Manzo

Il nuovo prontuario farmaceutico potrà continuare il suo cammino e, entro due mesi, diventerà operativo. Un buon risultato per il ministro della salute, Girolamo Sirchia che, in un’intervista a ‘La Repubblica’, spiega i motivi della sua soddisfazione. ”In primo luogo perché per la prima volta viene introdotto un metodo scientifico per determinare la rimborsabilità dei farmaci – spiega il ministro dopo l’incontro con i rappresentanti delle Regioni. ”Secondo, perché questa tecnica è stata validata dal direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità e in terzo luogo, perché abbiamo ampliato la fascia A – prosegue Sirchia – quella che comprende i farmaci gratuiti destinati ai malati acuti”. L’obiettivo? ”Risparmieremo 800 milioni di euro che ci permetteranno di investire in farmaci innovativi. Se a questo sommiamo i 400 milioni di euro non spesi grazie ai farmaci generici, possiamo contenere la spesa farmaceutica entro il 13% dei bilanci regionali per la sanità, come prevede l’accordo con i governi locali firmato lo scorso 8 agosto”. Sirchia aggiunge: ”Diamo ai cronici i prodotti che sono in fascia C, quelli a pagamento, ma per loro saranno a costo zero, ad esempio le pomate per la psoriasi e i farmaci per curare l’Alzheimer. Sono anche soddisfatto perché diamo alle aziende un paracadute – prosegue – per evitare scossoni nel mercato, con il tetto massimo del 10% nel ribasso dei prezzi”. Quando diventerà operativo il nuovo prontuario? ”Una volta approvato dalla Conferenza Stato scriverò il decreto – risponde il ministro. Poi ci sono 15 giorni per le controdeduzioni delle aziende. Subito dopo daremo un mese di tempo ai medici perché digeriscano bene la nuova meccanica delle prescrizioni e dei rimborsi”. Se le industrie non fossero d’accordo? ”Automaticamente il farmaco passa in fascia C. Ma i pazienti avrebbero a disposizione il 75% dei farmaci con molecole analoghe – sostiene Sirchia. Il principio non è quello di tagliare i farmaci, ma i prezzi che le aziende impongono ai prodotti. Ma solo a quei farmaci che hanno una punta molto alta rispetto alla categoria a molecole analoghe. In passato – prosegue – le aziende hanno usato meccanismi che le facilitavano: potevano mettere sul mercato prodotti ad un prezzo più alto di farmaci con le stesse molecole. E questo è un procedimento che non va bene e costa salato al Sistema sanitario nazionale”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA