Cultura

Sinodo: se ne parla all’Ispi

Giovedì 8 ottobre una tavola rotonda dell'Osservatorio Africa affronterà le prospettive che si aprono dopo il secondo appuntamento dei vescovi nella storia del continente

di Emanuela Citterio

“Chiesa cattolica e Africa: cosa succede dopo il sinodo?”. È il titolo di un incontro di approfondimento che l’Ispi (Istuto per gli studi di politica internazionale) di Milano dedica al Sinodo per l’Africa, che vede riuniti a Roma dal 4 al 25 ottobre tutti i vescovi del continente africano. A parlarne, presso la sede dell’Ispi a Palazzo Clerici giovedì 8 ottobre alle 18, saranno Gianpaolo Calchi Novati presidente dell’Osservatorio Africa costituito dall’Ispi con il sostegno del Ministero degli Affari esteri, Filomeno Lopes della Pontificia università urbaniana, Anna Pozzi del mensile Mondo e Missione e Giancarlo Zizola de Il sole 24 ore.

«Le peculiarità culturali dell’Africa sono già state in passato un argomento controverso dei rapporti tra la Chiesa africana e Roma» afferma Calchi Novati. «E’ probabile che anche in questa occasione la liturgia sarà uno dei temi centrali. Dal Sinodo ci si aspetta però qualcosa di più. L’Africa è sempre stato un tema prioritario della Chiesa da Paolo VI in poi».

«Fra i Grandi della terra solo i Papi hanno elevato veramente l’Africa a priorità» fa notare il docente africanista. «La reponsabilità è di tenere il passo anche in questa fase, che presenta criticità diverse dalle solite questioni legate alla povertà, ascoltando la voce dell’Africa e degli africani».

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