Mondo

Singh sarà il primo premier non hindu della storia dell’India

Il nuovo premier indiano, Manmohan Singh, prestera' giuramento tra qualche ora nelle mani del presidente A.P.J. Abdul Kalam

di Paolo Manzo

Il nuovo premier indiano, Manmohan Singh, prestera’ giuramento tra qualche ora nelle mani del presidente A.P.J. Abdul Kalam nel corso di una cerimonia formale che si svolgera’ nel palazzo presidenziale, Rashtrapati Bhavan. La coalizione di governo guidata dal Partito del Congresso di cui e’ esponente Singh puo’ contare sul sostegno di 317 dei 545 parlamentari. Manmohan Singh, il primo premier non-Hindu nella storia dell’India che prestera’ giuramento in giornata, ha trascorso le ultime ore a ‘disegnare’ il nuovo esecutivo di cui sara’ a capo, con trattative fino a tarda notte con gli esponenti dei partiti della coalizione di governo per decidere a chi assegnare gli incarichi chiave del futuro esecutivo. Da quanto si e’ appreso finora, candidato alla carica di ministro degli Esteri e’ il membro del Partito del Congresso Natwar Singh, mentre alla guida del dicastero delle Finanze potrebbe salire uno dei due esponenti del Partito guidato dalla Gandhi, Pranab Mukherjee o Palaniappan Chidambaram. Inoltre, gli analisti ritengono che Sharad Pawar, leader del Partito del congresso nazionalista, e Laloo Prasad Yadav, esponente del Rashtriya Janata Dal nello stato del Bihar, dovrebbero ricoprire incarichi di spicco. Una bozza del programma del governo Singh prevede, poi, che l’esecutivo si impegni a raggiungere una crescita media annua in materia di economia pari al 7-8% e a promuovere nuovi investimenti nel settore dell’agricoltura. Il nuovo esecutivo, che Sonia Gandhi non ha voluto guidare, dovrebbe incoraggiare gli stranieri a investire i loro capitali in India e punta a ridurre il deficit fiscale. In materia di politica estera, infine, sono previste strette relazioni con gli Stati Uniti ed una soluzione pacifica della disputa con il Pakistan sulla contesa regione del Kashmir.


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