Non profit

SINDROME DI DOWN. Uno spot per l’integrazione lavorativa

Su un campione di 1.167 persone maggiorenni con sindrome di Down, solo il 10% lavora con un regolare contratto di lavoro. Sugli schermi un invito alle aziende per tradurre le buone intenzioni in atti concreti

di Silvano Rubino

Su un campione di 1.167 persone maggiorenni con sindrome di Down, solo il 10% lavora con un regolare contratto di lavoro. L’integrazione lavorativa  per loro è un obiettivo ancora tutto da centrare. Ma sempre più fondamentale,  soprattutto perché, grazie ai progressi della medicina, la durata della vita si è molto allungata. Oggi si può si parlare di un’aspettativa di  vita di 62 anni: su 38mila italiani con sindrome di Down, 23mila sono adulti.  Per loro, l’integrazione lavorativa è il primo tassello per vivere una  vita normale. Proprio a questo scopo è nato uno spot pubblicitario, un  invito rivolto alle aziende del settore privato e pubblico, perché le buone  intenzioni si traducano in azioni concrete.

Un’idea nata grazie alla collaborazione  tra l’Associazione italiana persone Down onlus (promotrice del progetto  di integrazione lavorativa), l’agenzia Saatchi & Saatchi, la casa di produzione  The Family, il Gambero Rosso Città del gusto (che ha messo a disposizione  location e consulenza gastronomica) e, infine, Medusa Film e Opus Proclama  che dal primo febbraio distribuiscono lo spot in oltre 300 sale italiane. Uno  spot (visibile cliccando qua accanto) dove la pizza è il filo conduttore del messaggio. Sullo schermo compaiono  tanti provetti pizzaioli che si alternano in tutte le fasi della preparazione,  tra i quali è molto difficile – grazie al rapidissimo montaggio che dà  l’effetto di un unico movimento senza soluzioni di continuità – distinguere  quelli con sindrome di Down. Chiusura: «Siete riusciti a distinguere i  lavoratori con sindrome di Down? Neanche noi. Assumiamoli». Lo spot è stato  girato nelle cucine della Città del gusto.

www.aipd.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA