Volontariato

«Sindaco, io? No, grazie»

Il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, smentisce una sua candidatura alle primarie. Centrosinistra nel caos

di Antonio Sgobba

Carlo Petrini candidato sindaco di Torino? «Non ci penso nemmeno», risponde il fondatore di Slow Food  contattato da Vita.it. Oggi l’ipotesi è stata avanzata dal quotidiano Italia Oggi: il guru dell’alimentazione sostenibile metterebbe d’accordo tutti, dal Pd a Vendola. Ma l’interessato smentisce seccamente: «Per l’amor del cielo, ma lasciate perdere» dice Petrini. «Non c’è nulla di concreto in questa ipotesi: non sono stato contattato e in ogni caso non sono disponibile», continua. Anche se il suo nome può servire a superare le divisioni del centrosinistra torinese? «Sono troppo impegnato, ho già tante cose da fare, nella vita bisogna scegliere. Si pensi piuttosto a trovare davvero una candidatura che metta tutti d’accordo», conclude Petrini.

Viene così accantonata in fretta l’ultima fantasiosa ipotesi per la corsa verso le amministrative del 2011 nel capoluogo piemontese. Rimane in campo quindi la candidatura di Piero Fassino, avanzata dal Partito democratico dopo la rinuncia del rettore del Politecnico Francesco Profumo. Il candidato civico sembrava la soluzione migliore per il dopo Chiamparino, ma qualche giorno fa ha fatto il definitivo passo indietro, dopo i disaccordi con i partiti che avrebbero dovuto sostenerlo. Ora il favorito sembra l’ex segretario Ds, anche se forse dovrà affrontare le primarie. E anche sotto la Mole potrebbe arrivare un candidato vendoliano: si fa il nome di Antonio Ferrentino, segretario provinciale di Sinistra ecologia e libertà e leader dei locali comitati No Tav.

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