Formazione

Sindacati: Cisl, 30mila iscritti in pi

Aumentano anche i tesserati tra i lavoratori extracomunitari

di Redazione

La Cisl ha trentamila iscritti in più. Lo rende noto il segretario confederale, Sergio Betti, responsabile delle politiche organizzative. Nello specifico le nuove tessere di Via Po è aumentato nel 2003 di 29.983 unità. “Con la chiusura del tesseramento – afferma Betti – le adesioni alla Cisl raggiungono quota 4.183.128 contro 4.153.145 dell’anno precedente. Per la prima volta, dopo molti anni, l’incremento delle adesioni è caratterizzato per il 67% da lavoratori attivi e per il 33% da lavoratori pensionati”. I risultati migliori riguardano l’Alai, Associazione dei nuovi lavori, che per il secondo anno consecutivo mette a segno un più 34,76% e un totale di adesioni pari a 21.530; il settore del commercio e del turismo (Fisascat) con più 5,52%; il settore delle costruzioni e edilizia (Filca) con un più 4,21%; la Cisl Medici fa registasrcon un più 3,94%; la Federazione del lavoro indipendente dell’agricoltura (Ugc) con un più 3,76%. Seguono con incrementi vari le Federazioni dello spettacolo (Fistel), dei dipendenti pubblici (Fps), dei dipendenti della Scuola, Università, Ricerca, Vigili del Fuoco (Sinalco) Assicuratori e Credito (Fiba), lavoratori delle Poste (Flp) e lavoro non dipendente del terziario (Clacs) con percentuali variabili tra lo 0,22% ed il 2,86%”. Betti sottolinea che le flessioni che si sono registrate sono prevalentemente da attribuire alla riduzione dell’occupazione nella grande impresa, alle situazioni di crisi aziendali e alla riorganizzazione di importanti settori produttivi che hanno interessato le Federazioni della Chimica, Energia e Moda con un 4,50% in meno; della produzione e distribuzione dell’Energia elettrica 6,30% in meno; dell’agroalimentare 2,25% in meno; dei trasporti con un 1,93% in meno e del settore metalmeccanico con una flessione dello 0,95%. “Per la prima volta – conclude Betti – è stata condotta una accurata rilevazione della presenza, tra gli associati, dei lavoratori stranieri che a fine del 2003 rappresentano il 6,28% dei lavoratori attivi pari a 128.299 iscritti presenti in tutte le realtà territoriali, con la Lombardia al primo posto con 24.936 iscritti”.


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