Salute
Sincerità ? Questione di accento
Secondo uno studio dell'Universita' di Chicago chi parla con un accento straniero sembra meno sincero
di Redazione
Cattive notizie per chi ha optato per una vacanza all’estero. Anche se conosce la lingua parlata nella meta prescelta. Sembra, infatti, che il semplice fatto di parlare con un accetto straniero sia sufficiente a minare la credibilita’ di una persona alle orecchie dell’ascoltatore. Anche se quest’ultimo puo’ non esserne consapevole. Lo rivela un nuovo studio dell’Universita’ di Chicago (Usa). L’accento rende le persone piu’ difficili da comprendere, e forse anche a causa dello sforzo in piu’ dedicato alla conversazione, gli ascoltatori sono meno inclini a pensare che cio’ che viene detto sia vero, spiegano i ricercatori. Inoltre il problema di credibilita’ aumenta di pari passo con l’intensita’ dell’accento.
“I risultati possono avere importanti implicazioni su come le persone percepiscono gli interlocutori che non sono madre-lingua, in particolare dal momento che nel mondo moderno la mobilita’ e’ notevolmente aumentata, portando milioni di persone a parlare tutti i giorni una lingua che non e’ la loro”, spiega Boaz Keysar, psicologo dell’Universita’ di Chicago. “L’accento potrebbe ridurre la credibilita’ di persone che cercano un lavoro e magari non sono nate in un determinato Paese, ma anche di testimoni oculari, giornalisti o altro” impegnati all’estero, aggiunge Shiri Lev-Ari, fra gli autori dello studio pubblicato su ‘Journal of Experimental Social Psychology’. Nella ricerca gli studiosi hanno sottoposto un gruppo di volontari al giudizio di alcuni ascoltatori: questi ultimi dovevano dare un voto alla credibilita’ dei primi. E il legame tra verita’ delle parole e intensita’ dell’accento e’ emerso chiaramente, concludono gli autori.
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