Canale. Il braccio di ferro fra Italia e Malta si è concluso con il cedimento italiano. Nel senso che Roma ha ritenuto di trovarsi di fronte a una emergenza umanitaria. I profughi dal Nord Africa raccolti dal mercantile Pinar sono alla fine approdati a Lampedusa. Perché questa violenza da parte di Malta? Il ricatto è stato proprio quello di impedire l’approdo alla nave che aveva accolto a bordo i naufraghi del barcone. Una vergogna internazionale, che però non ha smosso nessun organismo in grado di far rispettare diritti, legge e buon senso allo Stato maltese. Se ne è occupata l’Italia. Non è la prima volta che noi italiani siamo vittime di ricatti di questo tipo. Spesso il flusso di clandestini dal Nord Africa viene quantomeno condizionato dall’atteggiamento del leader libico Muhammar Gheddafi.
Fidanzato 1. Dopo vent’anni torna il delitto di via Poma. Classico “cold case” all’italiana, che ha avuto un’improvvisa illuminazione grazie all’utilizzo delle nuove tecniche d’indagine. Un “avviso di chiusura delle indagini” è arrivato all’ex fidanzato Raniero Busco, in venti giorni la Procura di Roma deve decidere se chiederne o meno il processo ad un giudice terzo. La notizia era trapelata a Matrix già nel gennaio 2007. Adesso le ultime conferme hanno arricchito il quadro. L’alibi dell’ex fidanzato praticamente non era mai stato verificato e dalle carte di allora emerge che mai nessun inquirente gli aveva chiesto a bruciapelo: «Ma hai ucciso tu Simonetta?». In realtà negli archivi c’è una vecchia intervista televisiva di Carmen Bertolazzi, in cui la giornalista chiede a lui se si senta sospettato e c’è un grande imbarazzo. Certo, il garantismo va applicato a tutti e si è innocenti fino a prova contraria. Busco è indagato ma forse non sarà neanche processato?
Fidanzato 2. Chi invece sarà sentenziato alla fine del mese è un altro fidanzato, Alberto Stasi, il ragazzo di Chiara Poggi. È curioso che a distanza di tanti anni la giustizia si sia comportata in modo diametralmente opposto. Simonetta e Chiara sono state uccise praticamente allo stesso modo. Una forte botta in testa. Ma nel primo caso, quello romano, il fidanzato, comunque lo si ritenga e sia, ha goduto di un pregiudizio positivo da parte degli inquirenti. Quasi assimilato ad un parente stretto. Nel secondo invece, a Garlasco, sebbene il quadro probatorio non fosse molto diverso, il fidanzato è stato considerato il principale sospettato e poi l’unico indagato. Probabilmente in mezzo c’è anche un cambiamento culturale, oltre che un’attitudine diversa degli inquirenti.
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