Politica

Silvio vuole indietro il bonus bebè

Lettere a 8mila famiglie. Ma l'errore è stato del Governo

di Redazione

«Giovanardi non fa chiarezza su bonus bebè del 2005 e per migliaia di famiglie c’è il rischio di dover restituire 4mila euro allo Stato. Tutto questo per colpa di un sistema di attribuzione poco chiaro»: lo denunciano le deputate democratiche Manuela Ghizzoni e Donata Lenzi, che oggi hanno interrogato oggi  in commissione Affari sociali alla Camera il sottosegretario alla famiglia, Giovanardi sulle 8mila lettere (ma i blog parlano anche di 15mila) ricevute dalle famiglie che avevano ottenuto nel 2005-2006 il bonus bebè di mille euro e che si vedono adesso chiedere i soldi indietro con gli interessi.

La vicenda delle lettere è stata resa nota da una lettrice, sul “Tempo” di Carpi. Le famiglie per ricevere il bonus dovevano dichiarare di non superare il reddito di 50mila euro complessivi. Non era specificato se netti o lordi e da questa grave trascuratezza è nato il caos. In tanti dichiararono il netto e oggi si vedono contestare il bonus ricevuto, il pagamento della sanzione amministrativa pari a 3mila euro e, se dovesse essere accertata la violazione del codice penale, una multa dai 5mila ai 25mila euro. Il segretario del Codacons Fabio Galli, ha fatto sapere che l’associazione «sta organizzando tutti i multati. È possibile chiamare lo 059 822561 nel pomeriggio oppure il numero verde 800 050 800».

“Il sottosegretario – proseguono le deputate, che a partire da quella lettera hanno scritto un’interrogazione a Giovanardi –  ha minimizzato i numeri assicurando che dovranno restituire solo i 1000 euro e non 4000 come risulta dalle denuncie di cui siamo in possesso. Siamo in ogni caso disponibili a raccogliere le testimonianze di chi si trova in questa situazione e a rappresentarle al ministro in modo che almeno questo impegno del sottosegretario non si trasformi un’altra volta in una promessa elettorale come fu il bonus bebè».


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